domenica 1 aprile 2018

DI LOBBY E DI FINANZIAMENTO DEI PARTITI A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE

All'estero, specialmente nei Paesi protestanti il fenomeno del finanziamento dei partiti politici e delle lobby è stato regolamentato da molti anni.
Più volte su questo blog, ma anche nei miei libri ho accennato alla necessità  che anche il Italia fosse regolamentato il finanziamento dei partiti e l'attività delle lobby assicurando maggiore trasparenza.
Sul tema in questi giorni è intervenuto con la sua proverbiale autorevolezza il presidente dell'ANAC Cantone rispondendo ad una intervista de IL FATTO QUOTIDIANO anche in relazione ad una inchiesta dell' Espresso che chiama in causa la Lega Nord e una gestione delle Fondazioni.
Il 12 aprile 2017 la Giunta per il Regolmento della Camera ha approvato il Codice di Comportamento dei deputati che è stato curato dall'onle Pisicchio e che è composto di 7 capitoli e che è basato sul principio della massima trasparenza.
I deputati dovranno rendere noti sul sito della Camera tutti gli interessi finanziari, i finanziamenti e le cariche e incarichi ricoperti, anche prima dell'elezione. 
E' prevista l'istituzione di un Comitato consultivo sulla condotta dei deputati e avrà il compito di svolgere la supervisione sull'applicazione del codice etico e svolgerà una relazione annuale. 
Peraltro come succede spesso non sono state previste sanzioni.
Il Senato non ha ritenuto ancora di adeguarsi.
Ma resta tutta l'oscurità delle regioni e dei Comuni sul tema delle lobby oltre che quella sulle fondazioni dei partiti oggi assurte a strumento di finanziamento delle correnti utilizzando una norma del 1942 che era stata scritta per gli enti con fini culturali.
Sarebbe bene che il nuovo Parlamento si occupasse seriamente del problema in quanto dopo la cancellazione del finanziamento pubblico dei partiti non si comprende chi finanzi i partiti e i candidati a Sindaco o a presidente della Regione anche perché le norme a suo tempo scritte sono a parere di molti inadeguate tanto che leggendo le dichiarazioni che dovrebbero essere pubblicate nella sezione "Amministrazione trasparente" dei siti web istituzionali si trova poco o nulla.
Per quanto riguarda infine la regolamentazione delle lobby a livello locale si naviga nella nebbia.

Nessun commento:

Posta un commento