Purtroppo a causa della elevata pressione fiscale esistente in Italia (secondo l'OCSE è del 42%) e alla crisi economica molte persone si trovano in grosse difficoltà e non riescono a pagare i tributi comunali.
L'art. 24 della legge n. 164 dell'11 novembre 2014 ha introdotto misure a favore della partecipazione delle comunità locali prevedendo che i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”.
Questa opportunità concessa dalla vigente legislazione costituisce una grande opportunità economica, sociale, culturale e ambientale e che comunque alleggerirebbe il bilancio di molti nuclei familiari, andando incontro al contempo all’esigenza di effettuare piccole ma fondamentali opere che oggi sono difficilmente eseguibili per motivi di bilancio.
Sulla base di questa disposizione molti enti locali stanno adottando dei regolamenti per disciplinare la materia definendola "baratto amministrativo", conciliando così le esigenze di alcuni cittadini con quelle della P.A. locale.
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