martedì 17 novembre 2015

IL RAPPORTO DELL'ISTAT SULLE SOCIETA' PARTECIPATE

Molti ricorderanno le proposte de dott. Cottarelli per il taglio delle società partecipate che secondo lui erano circa 10.000 ed avevano costi in qualche caso decisamente proibitivi e spesso erano gestite male? Non se ne fece nulla e Cottarelli si dimise.
Ora l'ISTAT riprende in esame la cosa con un rapporto. Le società con una forma di partecipazione pubblica in Italia sono 10.964, ed hanno 953.100 addetti. Ma le imprese attive sono 7.767, con 927.559 addetti. Circa due terzi delle controllate pubbliche hanno registrato un utile di esercizio nel 2013 (poco meno di 1 miliardo di euro). Ma si registrano perdite per più di un miliardo e utili per più di due, con un saldo di 900 milioni. I maggiori volumi di utile sono generati dalla fornitura di energia elettrica e gas (702 mln) e servizi idrici e gestione dei rifiuti (348 mln), mentre il settore con i maggiori volumi di perdite è quello dei trasporti (-180 mln). 
Il 57,6% delle 10.964 unità analizzate è partecipato da soggetti pubblici per una quota maggiore al 50%, il 13,8% per una quota tra il 20 e il 50% e il 28,6% per una quota inferiore al 20%. 
Considerando le 7.767 imprese attive partecipate, quelle partecipate da almeno un'amministrazione pubblica regionale o locale ammontano a 6.120, per un totale di 486.676 addetti. Se si considerano solo quelle controllate (con partecipazione pubblica superiore al 50%), si individuano 4.715 imprese, per un totale di 661.919 addetti. 
La dimensione media delle imprese partecipate è di 119 addetti per impresa. La forma giuridica con la dimensione media maggiore (307 addetti per impresa) è la società per azioni (31,8%), che ha un peso in termini di addetti dell'81,6% sul totale delle imprese partecipate. 
A livello geografico, nel 23,3% dei casi la sede delle imprese partecipate è nel Centro Italia (54,4% degli addetti): in quest'area, la dimensione media delle partecipate è di 279 addetti ed è fortemente influenzata dalle imprese localizzate nel Lazio. 
I settori di attività economica con il maggior numero di imprese attive partecipate da uno o più soggetti pubblici sono le Attività professionali, scientifiche e tecniche (13,9% di imprese ma solo 2,7% di addetti) e la Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (11,6% delle imprese e 10,2% di addetti). 
In termini di addetti, i settori di gran lunga più rilevanti sono quelli del Trasporto e magazzinaggio (37,4% di addetti e 10,3% di imprese) e delle Attività finanziarie e assicurative (18% di addetti e solo 3,8% di imprese). 
Sotto il profilo territoriale, è nel Centro Italia che si rileva la maggiore concentrazione di addetti (54,4%) e il 23,3% di partecipate. In questa ripartizione la dimensione media è di 279 addetti per impresa, fortemente influenzata dalle 751 imprese localizzate nel Lazio, che presentano una dimensione media pari a 574 e impiegano 431.195 addetti (46,5% del totale). 
In alcuni casi il vertice dell'azienda non risiede neanche in Italia.
Si tratta di u documento molto utile e spero che finalmente il Governo pensi di fare qualcosa specialmente nei confronti di quei Comuni che non hanno adottato alcun provvedimento pe rla razionalizzazione delle loro società.
Leggete il rapporto integrale qui: 
http://www.istat.it/it/files/2015/11/Partecipate-pubbliche-in-Italia.pdf?title=Le+partecipate+pubbliche+in+Italia+-+16%2Fnov%2F2015+-+Testo+integrale.pdf

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