La Rivista "Diritto dei Servizi Pubblici" commenta una interessante sentenza del TAR del Lazio, Roma, n. 12133/2015 affronta un tema abbastanza dibattuto, specialmente da parte delle opposizioni consistente nella indizione e nel successivo affidamento di gare che vanno ben oltre la durata del rapporto tra il Comune e la società in house incaricata del servizio con un contratto di durata predeterminata.. In particolare in questo caso si trattava di una gara di affidamento di servizi in concessione bandita dalla società in house che prevedeva un termine di scadenza del servizio successivo alla scadenza del rapporto che lega l'organo gestore all'ente locale. Secondo il TAR la scadenza del contratto di servizio tra l'ente locale ed una propria società di gestione "in house" determina, in assenza di un rinnovo, il subentro del primo nella gestione e nelle funzioni in precedenza affidate alla seconda, senza soluzione di continuità sotto il profilo degli effetti dell'azione amministrativa, secondo il normale modello della successione tra enti. Pertanto, una gara di affidamento di servizi in concessione bandita e celebrata dalla società in house ben può prevedere un termine di scadenza del servizio successivo alla scadenza del rapporto che lega l'organo gestore all'ente locale, perché sarà quest'ultimo, eventualmente, a subentrare nel rapporto in essere con il privato affidatario nel caso in cui non dovesse essere rinnovata la delega alla società in house.
La sentenza potete scaricarla da qui:
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=HETUYZAPY4TRIXUM263CQFR63I&q=
La sentenza potete scaricarla da qui:
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