domenica 1 novembre 2015

IL RIMBORSO DELLE SPESE LEGALI NEI COMUNI

Un mio conoscente, alcuni anni fa è stato consigliere comunale di opposizione in una ridente cittadina adagiata sul litorale del mitico mare Tirreno, all'interno di un Parco Nazionale, mi ha riferito di essere ancora alle prese con qualche funzionario del Comune che manifesta perplessità a rimborsargli le spese sostenute per l'avvocato e quelle di giudizio a seguito di una querela ricevuta per aver presentato una interrogazione. A parte il fatto che chi presenta una interrogazione deve fare attenzione a scrivere solo di fatti certi e documentati evitando aggettivi e avverbi, la querela talora rappresenta in questi casi uno strumento di intimidazione per cercare di bloccare le iniziative dell'opposizione. In considerazione della generalità del caso ho pensato di scrivere alcune righe, riservandomi di una trattazione più ampia nel mio prossimo libro. 
Mentre il rimborso, solo nel caso di piena assoluzione, per le vertenze avanti alla Corte dei Conti è oramai riconosciuto per legge, così non è per i procedimento penali e civili. 
La giurisprudenza dopo un primo periodo in cui ha ritenuto che gli amministratori fossero funzionari di fatto e che quindi si potesse estendere in via analogica a loro la normativa riguardante il personale dipendente, poi ha fatto macchina indietro ed ora è quanto mai altalenante e non c'è certezza di quale sia quella prevalente nel momento in cui dovrà essere presa la decisione che ci riguarda. 
Oltretutto alcuni magistrati pur assolvendo gli amministratori compensano le spese di giudizio, il che penalizza secondo me ingiustamente proprio l'opposizione.  
Il Ministero dell'Interno di recente (12 marzo 2014) ha rilasciato   un parere in cui  ha ritenuto di non ravvisare motivi per discostarsi dal proprio precedente orientamento, sia in considerazione dell’attuale situazione economica che induce ad adottare ogni possibile misura contenitiva della spesa pubblica, sia per l’ampio dibattito giurisprudenziale che, allo stato, non sembra aver prodotto un indirizzo consolidato. Ci si sarebbe aspettati una maggiore attenzione ad un problema che, come prospettato pone l'opposizione in una situazione difficile.
Ecco che sarebbe opportuno che ogni ente nell'ambito della propria autonomia adottasse un Regolamento per disciplinare la materia cercando di conciliare i diritti degli amministratori con la necessità di contenere i costi. In tal modo verrebbero superate anche le perplessità dei funzionari che talora si mettono di traverso, in quanto adottando il Regolamento verrebbe di fatto manifestata la volontà di rimborsare gli aventi diritto, pur nel rispetto di alcuni limiti e condizioni.

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