domenica 29 novembre 2015

LA CONFERENZA MONDIALE SUL CLIMA A PARIGI

LAURENT FABIUS PRESIDENTE COP21
Ieri è stata inaugurata a Parigi la Conferenza mondiale delle Parti (COP21) della Convenzione quadro dell’ONU sul clima (UNFCCC) per raggiungere un nuovo accordo mondiale sui gas serra. Non è possibile ripetere il flop delle precedenti Conferenze come quella di Copenaghen del 2009. 
Oggi cominceranno i lavori A Parigi non deve finire così, ma senza lo sforzo di tutti il rischio è alto. Gli impegni che i Paesi hanno annunciato durante la preparazione della Conferenza non sono sufficienti. 
Occorre fare maggiori investimenti da parte di tutte le nazioni di tutti i continenti sulle rinnovabili che oggi rappresentano una percentuale molto bassa tra le fonti energetiche, anche se l’Europa ha fatto molto a livello mondiale questo incide molto poco.
L'obiettivo della conferenza è quello di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni.
Per fare questo servono più soldi per gli investimenti. 
Molti governi di paesi emergenti tra i quali quello indiano si oppongono a un impegno globale per non pregiudicare il loro diritto allo sviluppo e a sradicare la povertà che ancora affligge 360 milioni di abitanti. E dal ruolo dell'India, con i suoi quasi 1,5 miliardi di cittadini, dipenderà gran parte del successo della strategia che sarà adottata a Parigi. 
Allo scopo di smussare le varie posizioni nel corso di questi anni si sono susseguiti molti incontri tra le Nazioni più importanti per preparare questa conferenza e già esiste una bozza di accordo:
http://unfccc.int/files/meetings/bonn_oct_2015/application/pdf/ws_2.pdf

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