venerdì 12 agosto 2016

QUELLE AZIONI DI ACQUALATINA DEI COMUNI DATI IN PEGNO ALLA DEPFA BANK

Con la deliberazione n.76 in data 26 maggio 2008 la Giunta comunale di Sabaudia avente per oggetto "Concessione del pegno sulle azioni della società Acqualatina"  al fine di consentire alla predetta società di ottenere un finanziamento dalla DEPFA BANK (con sede a Dublino ma in sostanza irlandese-tedesca) per l’attuazione del programma degli interventi previsti dalla medesima società, concesse appunto in pegno le proprie azioni di Acqualatina.
Si è trattato di una scelta criticata sia dal punto di vista formale e procedurale perché assunta dalla giunta anziché dal Consiglio ma anche dal punto di vista sostanziale in quanto sono state date in pegno le azioni della società Acqualatina che erano patrimonio del Comune.
All'epoca chiesi l'annullamento della deliberazione segnalando la questione alla Prefettura, all'Ispettorato Generale di Finanza ecc.
Anche la Giunta Regionale del Lazio si interessò della cosa e nella seduta del 28 novembre prese atto della relazione conclusiva dell’indagine amministrativa disposta sull’attività di gestione del servizio idrico integrato nell’ATO4. 
Al riguardo l'allora assessore Zaratti ebbe a dichiarare :“Emergono rilevanti criticità nella gestione del servizio...circa il finanziamento in project financing con la Società Depfa Bank di 114milioni di euro sottoscritto in data 23 maggio 2007 da Acqualatina - continua l’Assessore - non sono stati chiariti da parte della Segreteria Tecnica dell’ATO i termini del contratto di finanziamento e del relativo atto di pegno di azioni a garanzia del finanziamento, sottoscritto da alcuni Comuni ( tra i quali quello di Sabaudia ) e dal socio privato. Alla Depfa sarebbero riconosciute una serie di prerogative di ingerenza e orientamento nelle decisioni societarie. Addirittura nel caso di un evento rilevante, il creditore garantito verrebbe a disporre della maggioranza delle azioni, il 66,7%, determinando una definitiva privatizzazione di Acqualatina”. “Le risultanze di questa indagine - conclude Zaratti - hanno evidenziato l’esistenza di violazioni di legge di tale rilevanza da rendere opportuno l’intervento della Regione, affinché venga garantito il ripristino delle legittime condizioni di esercizio del servizio idrico nell’ATO4 a garanzia e tutela dell’utenza”
Purtroppo però poi non fu fatto nulla.
Ora si apprende dalla stampa che a seguito della recente mancata approvazione del bilancio societario di Acqualatina da parte della maggioranza dei soci,  la già citata DEPFA BANK  avrebbe inviato una lettera ai Comuni facendo presente che la mancata approvazione del bilancio potrebbe automaticamente attivare proprio quell'evento rilevante potenziale che potrebbe avere come conseguenza l'escussione delle quote in pegno e l'ingresso della predetta banca al posto dei Comuni che hanno firmato il pegno e chiedendo delucidazioni al più presto e comunque entro settembre. 
Torna così purtroppo di attualità la deliberazione n. 76/2008 assunta dalla giunta di Sabaudia che può essere letta qui:

Nessun commento:

Posta un commento