Il sogno di ogni turista che arriva sulla spiaggia di Sabaudia è quello di poter sistemare il proprio ombrellone sulla riva e di potersi godere una giornata di mare.
Con la pubblicazione del RR 19/2016 "Disciplina delle diverse tipologie di utilizzazione delle aree demaniali marittime per finalità turistico-ricreative" (pubblicato sul BUR n. 65/2016) la Regione Lazio ha avviato un processo di notevole liberalizzazione degli arenili. partendo dall'esperienza del litorale di Ostia, sono previste norme molto precise per garantire l'accesso all'arenile e il diritto dei cittadini ad avere il 50% di spiaggia libera. Come già proposto da tempo da me questo diritto può essere garantito solamente dividendo i 22 km di spiaggia in tanti tratti prevedendo in ciascuno di essi il rispetto di questo diritto. Ad esempio, nel tratto tra il Ponte Giovanni XXIII e il Canale Caterattino oggi ci sono solamente tre piccoli tratti di spiaggia libera ai quali non si può accedere direttamente con una passerella, per cui chi vuole deve utilizzare quelle degli stabilimenti vicini e poi fare anche un tratto a piedi sulla spiaggia oppure, come purtroppo fanno in molti, attraversare direttamente la duna danneggiando l'ambiente.
Un tratto di spiaggia libera si trova tra il lido COALSA e il lido DELIADA, un'altro tra lo stabilimento della COMACA e BEACH BREAK ed infine l'ultimo - largo ben due metri - tra il lido COALSA e l'Oasi di Kufra,
In totale si tratta di meno di 100 metri di spiaggia libera, altro che 50%.
Basta tornare un poco indietro nel tempo per ricordare che molte delle concessioni erano più limitate come ampiezza lineare e che c'erano più aree disponibili come spiagge libere.
Per non parlare di varchi chiusi che alcuni anni fa un altro Commissario straordinario: il dott. Reppucci, aveva aperto, ma che furono richiusi presto, quando, dopo il reinsediamento degli organi ordinari, furono perse tutte le cause davanti al TAR.
Eppure nel corso della vertenza l'avvocato Melegari per difendere i propri assistiti proprietari di ville sulla duna che avevano chiuso alcuni varchi, ebbe ad esibire un documento di acquisto molto antico, che impegnava alcuni dei nuovi titolari del diritto di proprietà a lasciare liberi sei varchi.
A questo si deve aggiungere anche la presenza di numerose persone autorizzate dal Comune al noleggio di lettini ed ombrelloni che talora, in spregio alle norme, occupano sin dal mattino presto tutto l'arenile posizionando i loro ombrelloni.
Ancora un altro problema è rappresentato da quelli che mettono i lettini fin sulla riva impedendo a chi vuole fare una passeggiata di poter camminare.
Ora la palla (è iniziato il Campionato di calcio) tocca al commissario straordinario il quale dovrà provvedere al più presto ad avviare le procedura per l'approvazione del nuovo Piano Utilizzo Arenili, che dovrà rispettare le nuove norme regionali garantendo i turisti di poter accedere alla spiaggia e assicurando anche la manutenzione di quelle benedette passerelle che in alcuni casi sono letteralmente abbandonate e in alcuni casi inutilizzabili.
Per la predisposizione del nuovo PUA sarà indispensabile la collaborazione del nuovo Direttore generale del Parco e quella della Delegazione di spiaggia della Guardia Costiera.
Mi auguro che al più presto possa essere avviato un confronto virtuoso su questo tema per porre fine al più presto ad una situazione che in moti casi è insoddisfacente, tanto che nel passato fui costretto ad inviare segnalazioni alle Autorità competenti e anche alla Procura della Repubblica.
Nessun commento:
Posta un commento