mercoledì 17 agosto 2016

UNA NUOVA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE SUGLI AUTOVELOX

La Corte Suprema di Cassazione con una recente sentenza del 12 maggio 2016, n. 9770 ha confermato la propria giurisprudenza  in materia di accertamento di violazioni delle norme sui limiti di velocità, compiuta a mezzo di apparecchiatura di controllo, comunemente denominata "autovelox" , l'art. 2 del D.M. 15 agosto 2007 — secondo cui dell'installazione dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo 6 Corte di Cassazione - copia non ufficiale deve essere data preventiva informazione agli automobilisti — non stabilisce una distanza minima per la collocazione dei segnali stradali o dei dispositivi di segnalazione luminosi, ma solo l'obbligo della loro istallazione con adeguato anticipo rispetto al luogo del rilevamento della velocità, in modo da garantirne il tempestivo avvistamento; ne consegue che la distanza tra segnali stradali o dispositivi luminosi e la postazione di rilevamento deve essere valutata in relazione allo stato dei luoghi, senza che assuma alcun rilevo la mancata ripetizione della segnalazione di divieto dopo ciascuna intersezione per gli automobilisti che proseguano lungo la medesima strada (Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 25769 del 15/11/2013, Rv. 628356).
Resta il fatto che in molti casi non c'è chiarezza, pertanto sarebbe opportuno che la norma fosse modificata in quanto in questo modo il cittadino non è sufficientemente tutelato. In molti casi l'avviso sembra posto in maniera tale da non essere visibile (perché coperto dalla vegetazione, collocato prima di una galleria, ad una distanza superiore ai 300 mt dall'apparecchio, ecc.) .
La setnenza la trovate qui:

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