Sin dal 1990 con la famosa legge n. 241 è iniziata la mia lotta per assicurare ai cittadini la trasparenza e l'accesso ai documenti della P.A.
Sembra che finalmente si sia in dirittura di arrivo, ma ci sono anche elementi che frenano.
In primo luogo l’A.C. n. 2613-B: “Disegno di legge costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione”, prevede che all’art. 97 della Costituzione oltre al buon andamento e all’imparzialità, sia assicurata anche la trasparenza, il che è molto significativo.
Di recente è stata promulgata la L. n.124/2015 che all’art. 7 prevede la revisione e la semplificazione delle disposizioni anche in materia di trasparenza sulla base di principi analoghi al Freedom Of Information Act (FOIA), mentre all’art. 18 si parla di promozione della trasparenza e dell’efficienza attraverso l’unificazione, la completezza e la massima intelligibilità dei dati economico‐patrimoniali e dei principali indicatori di efficienza, nonché la loro pubblicità e accessibilità.
Venerdì 15 sarebbe dovuto andare in Consiglio dei Ministri il decreto delegato predisposto dal Ministro Madia per dare finalmente attuazione a queste norme, però pare che sarà rinviato, forse al venerdì successivo.
pare infatti che sino ancora da superare delle resistenze sul fronte trasparenza, dato che con l'arrivo del Foia chiunque potrà chiedere un dato a qualsiasi amministrazione, senza bisogno di motivazioni. In base alla proposta la risposta al cittadino dovrebbe arrivare entro trenta giorni altrimenti la P.A. dovrebbe incorrere in sanzioni (in materia sarà competente l'Anac).
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