Entro il prossimo 31 gennaio tutti i Comuni dovranno approvare e trasmettere all’ANAC l’aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della corruzione sulla base della determinazione dell’ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015 con cui è stato aggiornato il Piano Nazionale Anticorruzione.
L’ANAC, unitamente al Formez e all’Università di Tor Vergata ha presentato in data 16 dicembre 2015 un rapporto sullo stato di attuazione della qualità dei piani triennali di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche dal quale emergono numerose criticità.
I problemi di molti Comuni della provincia di Latina sono sotto gli occhi di tutti.
Il Piano triennale di prevenzione della Corruzione 2016-2018 dei nostri Comuni dovrebbe tener conto delle principali criticità rilevate a livello nazionale e di quelle proprie di ciascuno di essi.
In particolare il nuovo Piano dovrebbe promuovere un più deciso passo avanti attraverso: una analisi più approfondita del contesto esterno, un efficace coordinamento tra PTPC e Piano della performance, essere più coinvolgente nei confronti dei cittadini, degli stakeholders e del personale e promuovere controlli interni più incisivi: in quanto se questi non vengono fatti in maniera adeguata, il PTPC rischia di restare qualcosa di astratto e avulso dalla realtà.
Personalmente ritengo che una organizzazione amministrativa ben progettata, un sistema di contabilità informatico integrato e una puntuale definizione di tutte le procedure sia uno strumento per garantire i cittadini e per fare un passo importante per prevenire la corruzione.
È evidente che il nuovo documento dovrà recepire tutte le innovazioni che nel frattempo sono state introdotte dalle norme statali (con particolare riguardo all’art. 7 della L. 124/2015) e regionali, ma anche le direttive, le linee guida ecc. che sono state pubblicate dall’ANAC, dal Dipartimento della Funzione Pubblica, ecc.
Il Comune di Sabaudia ha pubblicato un avviso per chiedere ai cittadini di fornire il loro contributo alla stesura del nuovo Piano.
Il termine per presentare le proposte scadeva il 15 gennaio scorso e quindi ho provveduto ad inviare la mia proposta che consta di sette pagine (e che ho inviato anche all’ANAC)
Dal punto di vista generale ho suggerito che sia necessario intervenire preliminarmente per:
- Rafforzare la separazione dei ruoli tra organi di indirizzo politico amministrativo e responsabili dei settori dell’ente ex art. 4 D.lgs 165/2001 specialmente per quanto concerne la competenza ad adottare gli atti di spesa o di affidamento di incarichi, di concessioni ecc.
- Realizzare un archivio generale digitale integrato con il protocollo informatico
- Pubblicazione di tutte le determinazioni contestualmente alla loro esecutività nel rispetto dell’art.8 del D.lgs 14 marzo 2013, n. 33 secondo cui “I documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblicati tempestivamente sul sito istituzionale dell’amministrazione”.
- Fare la mappatura di tutti i processi e procedimenti amministrativi gestiti da ciascun settore
- Rendere pubblico il nominativo del responsabile di ciascun procedimento
- Procedere alla rilevazione e al monitoraggio della tempistica dei procedimenti
- Standardizzate delle procedure e loro pubblicazione sul sito web;
- Contenere la discrezionalità dei procedimenti amministrativi e nei processi di attività
- Migliorare le motivazioni delle determinazioni sono talora imprecise e incomplete
- Costituzione e aggiornamento di una banca dati delle sentenze pronunciate nei confronti dei dipendenti dalle diverse Autorità giudiziarie e contabili
- Incremento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive di atto notorio/autocertificazioni previa definizione di una procedura e di programma dei controlli
- Verifiche della corretta composizione delle commissioni di gara ai sensi dell'art. 84 co. 4 del D.lgs n. 163/2006
- Rotazione dei dirigenti e dei responsabili delle posizioni organizzative
- Rotazione dei componenti delle commissioni di gara e di selezione del personale per tutte le procedure diverse da quelle aperte
- Istituzione della Stazione Unica Appaltante con contestuale assegnazione delle necessarie risorse umane
- Trasmissione all'ANAC delle varianti relative a LL. PP. già affidati qualora ne sussistano i presupposti ai sensi dell'art. 37 del DL n. 90/2014
- Redazione delle varianti in corso d’opera nel rispetto rilievi formulati da ANAC con comunicato del 24 novembre 2014
- Obbligo per gli operatori economici che partecipano alle gare di dichiarare eventuali finanziamenti concessi nell’anno precedente, a partiti o esponenti politici, fondazioni o associazioni collegati a partiti
- Realizzazione di un sito intranet e pubblicazione nello stesso di format e check list degli atti di competenza di ciascun Settore
- Attuazione del Piano di informatizzazione di cui all'art. 24 co. 3-bis del DL. n. 90/2014
- Informatizzazione dei processi sulla base delle esigenze dell'Ente, con particolare riguardo alla realizzazione di un sistema integrato complessivo anche per la contabilità
- Incremento del controllo di regolarità amministrativa esercitato a campione dalla Segreteria generale sulle determinazioni che deve essere esercitato su una percentuale notevolmente maggiore di atti, scelti anche sulla base della individuazione delle tematiche maggiormente a rischio
Per quanto concerne gli approfondimenti sulle aree di rischio obbligatorie, per dovere di concisione ed oltre a quanto previsto nelle esemplificazioni di cui agli allegati 3 e 4 della delibera n. 50/2013 dell’ANAC, tenendo conto anche dell’esperienza dell’Ispettorato Generale di Finanza della RGS del MEF (riportata sul Massimario curato dal MEF), ho proposto (a mero titolo esemplificativo ma non esaustivo) alcune integrazioni dell’elenco dei comportamenti illeciti prevedibili e/o non dovuti per ciascuna delle funzioni.
Ora la Giunta dovrà approvare l’aggiornamento del Piano entro il 31 gennaio.
Mi auguro che questa volta venga tenuto conto delle mie proposte (a differenza dell’anno passato)
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