lunedì 4 gennaio 2016

MOLTI COMUNI NON HANNO ANCORA ADOTTATO IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE INTRODOTTO DA QUEST'ANNO

Entro il 31 dicembre ogni Comune avrebbe dovuto adottare il Documento Unico di Programmazione (DUP), la cui nota di aggiornamento dovrà essere approvata entro il 28 febbraio. Il DUP, previsto dall’art. 170 del TUEL rappresenta il nuovo documento di pianificazione di medio periodo per mezzo del quale devono essere esplicitati gli indirizzi che orientano la gestione dell’Ente per un numero d’esercizi pari a quelli coperti dal bilancio pluriennale.
Il DUP contiene la visione complessiva dell’amministrazione, espressa attraverso le “politiche” e i progetti, mentre il bilancio di previsione è “soltanto” la rappresentazione dei flussi finanziari in entrata e in uscita.
Si tratta di “un atto presupposto indispensabile per l’approvazione del bilancio di previsione”; pertanto il bilancio finanziario ha bisogno di fare costantemente riferimento al documento di “programmazione generale”, a tal punto che, anche in fase di aggiornamento (o assestamento) deve assicurare, oltre alla coerenza dei numeri contabili, la piena rispondenza alle prospettive di programmazione generale.
Nell’ambito dei nuovi strumenti di programmazione degli Enti locali il DUP è quello che permette in concreto l’attività di guida strategica ed operativa. 
Il DUP si qualifica come un “momento di scelta” in quanto, di fronte alla molteplicità delle classi di bisogno da soddisfare e data, contemporaneamente e per definizione, la scarsità delle risorse, spetta all’organo politico operare le necessarie selezioni e stabilire i correlativi vincoli affinché, negli anni a venire, si possano conseguire le finalità poste, impiegando in modo efficiente ed efficace i mezzi disponibili.
Il nuovo principio contabile della programmazione ne disciplina i contenuti e le finalità, non definendo a priori uno schema, valido per tutti gli Enti, contenente le indicazioni minime necessarie ai fini del consolidamento dei conti pubblici.
Il DUP non è un allegato al bilancio di previsione ma un atto a sé stante, approvato a monte del bilancio e che lo precede non solo temporalmente.  Si compone di una sezione strategica e di una sezione operativa. Nella sezione strategica, il cui orizzonte di riferimento è pari a quello del mandato amministrativo, sono sviluppate le linee programmatiche dell’ente. Il D.lgs 126/2014 ha abrogato il piano generale di sviluppo, per cui le linee programmatiche (articolo 46 del D.lgs 267/2000) sono l’unico documento di indirizzo strategico su cui costruire il DUP. 




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