giovedì 28 gennaio 2016

Comuni commissariati e Commissari prefettizi.


Sulla Gazzetta Ufficiale n.21 del 27 gennaio sono stati pubblicati tre nuovi dencreti per lo scioglimento di altrettanti Consigli comunali.
Prosegue per vari motivi l'instabilità dei Comuni con la conseguente nomina di Commissari straordinari. Aumenta cosi' il numero dei Comuni che dovranno andare alle elezioni.
I poteri di un Commissario straordinario comprendono tutti quelli propri del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale. Un tempo si sosteneva che dovesse limitarsi alla ordinaria amministrazione, ma ora c'è una visione più ampia che comunque, almeno a mio avviso deve avere dei limiti, soprattutto su alcune questioni attinenti a scelte che coinvolgono il futuro della città e sulle quali anzi sarebbe opportuno coinvolgere i cittadini.
Ma qual' è l'effetto sulla politica locale? Da un Commissario nominato da un organo del Governo, ci si aspetta la massima imparzialità ed equilibrio specialmente nei confronti delle forze politiche. Può peraltro avvenire che proprio l'opposizione che si è impegnata per far cadere la precedente amministrazione, anche con esposti dettagliati alle Forze dell'ordine, alla Magistratura contabile, ecc., veda il proprio lavoro vanificato da scelte del Commissario prefettizio di turno che vanno a favorire chi era stato responsabile della mala amministrazione agevolandone la rielezione. Alcuni Commissari sono molto corretti e attenti proprio a questi aspetti della loro gestione, ma purtroppo ci sono alcuni casi in cui ciò non avviene. E' auspicabile che con l'approssimarsi delle elezioni tutti assumano comportamenti più sobri sia nel contenimento delle spese che in alcune esternazioni, al fine di non turbare lo svolgimento di elezioni che, in ogni caso, saranno ovunque molto delicate.

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