IL PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI MARTUCCI |
Il giorno 5 aprile 2017, presso il Senato della Repubblica – Palazzo Giustiniani - Sala Zuccari, è stato presentato il "Rapporto 2017 sul Coordinamento della Finanza Pubblica".
La stampa ha dato ampio risalto al rapporto del Presidente Martucci che ha ricordato lo spirito con il quale la Corte, ormai da otto anni, realizza e presenta il Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica le cui analisi sono dirette ad offrire alla discussione di politica economica elementi sui risultati
realmente conseguiti con i provvedimenti economico finanziari, sulle dinamiche sottostanti i grandi aggregati di spesa e di entrata, sulle Istituzioni che presiedono al predetto coordinamento nel territorio nazionale.
Secondo la Corte nonostante le incertezze iniziali, l'andamento dell'economia italiana sembra aver segnato un'inversione di marcia verso un'espansione meno fragile e più qualitativa; peraltro il sistema fiscale italiano presenta ancora molti "limiti e distorsioni".
I magistrati contabili sottolineano che la pressione fiscale in Italia sarebbe tra le più elevate tra i paesi UE (42,9% del Pil), il total tax rate stimato per un’impresa di medie dimensioni, testimonia di un carico fiscale complessivo (societario, contributivo per tasse e imposte indirette) che penalizza l’operatore italiano in misura (64,8%) eccedente di quasi 25 punti l’onere per per un corrispondente imprenditore dell’area Ue-Efta
In particolare, fra le distorsioni che ostacolano la crescita, la Corte dei Conti ha puntato l'indice sul cuneo fiscale che "colloca a livello più alto la differenza fra il costo del lavoro a carico dell’imprenditore e il reddito netto che rimane in busta paga al lavoratore: il 49% prelevato a titolo di contributi (su entrambi) e di imposte (a carico del lavoratore)eccede di ben dieci punti l’onere che si registra nel resto d’Europa"..
Trovate qui il Rapporto 2017
Nessun commento:
Posta un commento