martedì 4 aprile 2017

SI PARLA DI DEMOCRAZIA DIRETTA

Leggo sui quotidiani nazionali che a Roma vorrebbero  introdurre alcuni istituti di democrazia diretta.
E' una buona iniziativa, ci sono già molti esempi in Comuni italiani che da anni hanno intrapreso questa strada.
Quando lavoravo a Formia presentai nel 2004 alla Giunta un progetto (che fu approvato subito e divenne uno dei progetti inseriti negli obiettivi dei dirigenti) proprio su questo tema: la e-democracy.
L’E-Democracy, cioè l’uso delle nuove tecnologie a sostegno della partecipazione dei cittadini alla vita delle Istituzioni, era all'epoca un campo di applicazione ancora poco sviluppato, ma sul quale negli ultimi anni è fortemente cresciuto l’interesse tanto dei governi nazionali e degli organismi internazionali, quanto delle comunità locali.
Lo scopo del progetto era quello di costituire un rapporto di fiducia tra Amministrazione e Cittadini, creando un clima di trasparenza sugli atti e sulle attività svolte, coinvolgendo, inizialmente, alcune categorie di cittadini, come i giovani e gli anziani, scelti in quanto portatori di interessi specifici.
La partecipazione alle decisioni più importanti (ma anche alla normale attività), oltre che con i metodi tradizionali, avvenne anche attraverso l’utilizzo ed il sostegno delle Information and Communication Technologies, facendo in modo che gli interessati si potessero sentire effettivamente attori del cambiamento e mettendoli, inoltre, in condizione di vedere direttamente i risultati delle loro azioni o dei loro pareri. Uno dei temi trattati fu quello della scelta del percorso della nuova strada c.d. pedemontana sui monti Aurunci, unprogetto che fu poi abbandonato proprio grazie alle argomentazioni dei tanti cittadini che intervennero sull'argomento.
Per quanto concerne la partecipazione dei cittadini  si pensò di utilizzare i seguenti strumenti 
  • Newsletter tematica da inviare a soggetti registrati su una fascia di temi predefiniti, corrispondenti alle principali funzioni del Comune;
  • CITTADINI COME CONTENT PROVIDERS  in regime di autogestione. Sul sito vnne creata un’area dedicata al progetto che offriva, ai cittadini che prendevano parte al progetto  la possibilità di essere Information Provider mediante l’utilizzo di:  a) una sezione di segnalazione eventi e news, b) una sezione di “idee e proposte”, ove c'era  la possibilità di segnalare progetti, problemi, proposte riguardanti un certo quartiere e/o una certa tematica, anche con lo scopo di attivare discussioni tra Cittadini e istituzioni, e di rendere noti al Comune problemi di cui diversamente non avrebbero forse notizia . Il portale offriva, inoltre, ai cittadini che volevano proporre “contenuti” (che si proponevano cioè come Content Provider), luoghi virtuali ad hoc come: sezione racconti e poesie; spazio recensioni: area libera per critiche, commenti, segnalazioni che offrivano spunti di riflessione e consigli utili a chi è in cerca di qualcosa da leggere, vedere, ascoltare, ecc. Molte anziane ed anziani sfruttarono questa opportunità organizzandosi;
  • QUESITARIO: prevedeva  la possibilità di comporre direttamente dal sito web dei quesiti su temi comuni, con la possibilità di leggere le risposte già inviate sullo stesso argomento; di fatto si trattava  di e-mail inviate ad un indirizzo privato con risposta pubblica;
  • FORUM DI DIALOGO tra i partecipanti ed il Comune a tema – Fu scelta questa tipologia per far crescere il livello del dialogo tra la PAL e i cittadini. Per l’individuazione dei temi la scelta venne fatta sulla base di valutazioni tecniche da parte del team operativo.

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