I partiti e i movimenti di Sabaudia stanno già preparando le liste dei candidati, per alcuni si tratta di limature, altri sono più indietro.
Occorre fare attenzione a non mettere in lista persone che per legge sono incandidabili, incompatibili o con conflitti di interessi, ma ora c'è una
nuova categoria con valore esclusivamente etico prevista dalla Commissione
Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o
similare presieduta dall'on.le Bindi che ha approvato un Codice di autoregolamentazione nella seduta del 24
settembre 2014 e che avrebbe dovuto essere sottoscritto da tutti i partiti, le
formazioni politiche i movimenti e le liste civiche, che prevede la
impresentabilità delle persone nei cui confronti alla data di pubblicazione
della convocazione dei comizi elettorali:
§ Sia stato emesso il decreto che dispone il giudizio o la citazione
diretta a giudizio
§ Siano stati condannati con sentenza anche non definitiva di primo grado
§ Coloro nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di
applicazione della pena su richiesta delle parti, ovvero sia stata emessa
misura cautelare personale non revocata né annullata, ovvero sia stato emesso
decreto di applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali
§ Coloro che si trovino in stato di latitanza o di esecuzione di
pene detentive o che siano stati condannati con sentenza anche non definitiva
di primo grado per danno erariale per reati commessi nell'esercizio delle
funzioni di cui alla carica elettiva, allorquando le predette condizioni siano
relative ad una serie di seguenti reati specifici quali ad esempio quelli
previsti dall'articolo 51, comma 3-bis e
3-quater, del codice di procedura penale, la concussione (articolo 317 c.p.); la
corruzione (articoli 318 e 319 c.p.), lo scambio elettorale politico-mafioso
(articolo 416-ter c.p.), l’estorsione (articolo 629 c.p.), l’usura (articolo
644 c.p.), il riciclaggio (articolo 648-bis c.p.) e l’impiego di danaro, beni o
utilità di provenienza illecita (articolo 648-ter c.p.), le attività
organizzate per il traffico illecito di rifiuti (articolo 260 del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n.152, e successive modificazioni), i delitti
commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis del codice
penale ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose, di
cui all'articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n.152, convertito con la
legge 12 luglio 1991, n.203.
Il Codice prevede anche
che i Partiti, le formazioni politiche, i movimenti e le liste civiche che
aderiscono alle previsioni del presente codice si impegnino, altresì, a non
presentare come candidati alle elezioni coloro nei cui confronti, ricorra una
delle seguenti condizioni:
a) sia stata disposta l’applicazione di misure di
prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive, ai sensi del
D.lgs 159/2011 così come successivamente modificato e integrato;
b) siano stati rimossi, sospesi o dichiarati
decaduti ai sensi dell’art. 142 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
c) abbiano ricoperto la carica di Sindaco, di
componente delle rispettive giunte in comuni o consigli provinciali sciolti ai
sensi dell’art. 143 del TUEL.
A tutti questi aggiungerei anche chi ha beneficiato della prescrizione in sede penale.
Come
si vede si tratta di indicazioni molto incisive e che potrebbero rappresentare uno
strumento di forte auto-regolamentazione anche per la politica locale.
Fino
ad ora nonostante l’approssimarsi di nuove elezioni non risulta che il Codice approvato
dalla Commissione
Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o
similare sia stato recepito dai Partiti politici o dai movimenti presenti
in Parlamento.
Questo non impedisce che la cosa possa essere fatta a livello locale.
Si
tratterebbe di una scelta importante anche per evitare che i problemi possano
venire alla luce dopo le elezioni creando imbarazzo all'eletto e a chi lo ha
sostenuto.
Sarebbe auspicabile che in occasione delle prossime
campagne elettorali a livello locale i candidati a Sindaco adottassero il
Codice in questione sfidando così gli altri candidati a fare lo stesso.
Sono d'accordo..!
RispondiEliminaRitengo sia giusto anzi necessario che in occasione delle prossime campagne elettorali i candidati a Sindaco del Comune di Sabaudia adottassero il Codice in questione ma non per far sì che anche gli altri candidati facciano lo stesso bensì per senso di responsabilità, trasparenza e doveroso rispetto verso il cittadino lettore
Primo PAOLI
.... cittadino elettore.
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