mercoledì 3 maggio 2017

LA LECTIO MAGISTRALIS DEL PROF. STIGLITZ ALLA FACOLTA' DI ECONOMIA DE LA SAPIENZA DI ROMA

Ieri 3 maggio, nell'Aula magna della Facoltà di Economia, si è tenuto il primo di un ciclo di appuntamenti dedicati alla memoria dell'economista Ezio Tarantelli. 
L'incontro è stato  organizzato dalla Facoltà di Economia, con il sostegno della Banca d'Italia e dell'Istat ed ha visto la lezione del premio Nobel per l'economia, Joseph Stiglitz. 
In apertura ci sono stati i saluti del rettore Eugenio Gaudio, del preside della Facoltà Giuseppe Ciccarone, del presidente dell'Istat Giorgio Alleva, del direttore del Dipartimento di economia e diritto Silvia Fedeli e del direttore del Ciret Maurizio Franzini.
Stiglitz ha iniziato la propria "lectio magistralis" mostrando un grafico dal titolo ‘Reddito, disuguaglianze e mobilità sociale’ dove, appunto, l’Italia si segnala per essere un paese con grandi disuguaglianze mentre i paesi più virtuosi risultano Norvegia e Svezia.
A metà del guado si attesta invece la Francia. “La disuguaglianza- ha spiegato l’economista americano nel corso della sua lezione- è una scelta che viene fatta dal sistema politico” che però negli ultimi anni ha mostrato anche “un deficit di democrazia”.
Da questo punto di vista gli Stati Uniti sono “il peggior esempio” da seguire perché proprio in America la ricchezza si concentra in poche mani, una buona parte della popolazione vive in povertà e negli ultimi anni c’è stato un vero “sventramento della classe media”.
Quindi tutti i paesi che “seguono il modello economico americano”, tra cui l’Italia, “si stanno spostando nella stessa direzione”.
Quando Obama e la Fed hanno detto che il prodotto interno lordo era in recupero, ha ricordato il premio Nobel, hanno omesso di spiegare che “il 90 per cento degli americani non avrebbe sentito questa ripresa” poiché “l’andamento del PIL non si riflette” sulla vita degli americani.
L’economista ha poi illustrato dei grafici in cui emerge il miglioramento reddituale solo per l’1% delle famiglie residenti in Usa, mentre “la classe media è in stagnazione da oltre un quarto di secolo”.
Di più, “il reddito medio di un lavoratore full time è allo stesso livello da più di quarant’anni”. Anche in Italia, ha concluso Stiglitz, “la classe media si è impoverita” a causa delle disuguaglianze che hanno contribuito a creare una stagnazione reddituale.
Al dibattito hanno partecipato il ministro dell'Economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, il presidente dell'InpsTito Boeri, Andrea Brandolini della Banca d'Italia, Elena Granaglia dell'Università RomaTre e il presidente dell'Istat Giorgio Alleva.

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