venerdì 26 maggio 2017

LA REGIONE LAZIO E L'ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO ALLA LUCE DEI RECENTI PROVVEDIMENTI.

L'anno scorso, dopo un percorso molto lungo e travagliato il Consiglio regionale ha finalmente approvato la L.R. 11/2016 recante il sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio. Comunque si tratta di un passo avanti rispetto alla normativa precedente addirittura antecedente alla legge 328/2000.
Per quanto riguarda l'autorizzazione e l' accreditamento l'art. 32 della citata legge regionale 11/2061 stabilisce quanto segue:
1. L’autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi di cui al presente capo, sono rilasciate, secondo quanto previsto dall’articolo 151, comma 1, lettera g), della legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo) e dalla l.r. 41/2003 e successive modifiche, dai comuni associati ai sensi dell’articolo 35 e dagli organi di decentramento amministrativo previsti dallo Statuto di Roma Capitale, ai sensi dell’articolo 36. 
2. L'autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi che erogano assistenza domiciliare sono rilasciate, secondo quanto previsto dall'articolo 151, comma 1, lettera g), della l.r. 14/1999 e in base ai criteri definiti con successiva deliberazione della Giunta regionale. Nella definizione dei criteri di autorizzazione, la Regione riconosce, purché compatibili, eventuali requisiti di qualità degli enti erogatori, già individuati nei regolamenti per l'accreditamento di organismi operanti nei servizi alla persona, autonomamente adottati dai comuni.
3. Le strutture ed i servizi socioassistenziali autorizzati ai sensi del comma 1, possono stipulare contratti con il sistema pubblico se accreditati dai comuni associati.
4. I criteri e le modalità per l’accreditamento delle strutture e dei servizi socio-assistenziali, sono definiti con deliberazione della Giunta regionale e presuppongono il possesso di ulteriori specifici requisiti di qualità rispetto a quelli previsti per l’autorizzazione di cui al comma 1.
Con la deliberazione della giunta regionale n. 57 in data 14 febbraio 2017, pubblicata in questi giorni, è stato approvata la proposta di Piano sociale regionale  denominato"Prendersi cura, un bene comune".
Il Piano rimanda in taluni casi a misure che saranno adottate dalla Giunta regionale. In particolare la Giunta nel periodo di attuazione del Piano, in coerenza con il dettato della legge 11/2016 dovrà approvare unadeliberazione per la definizione di criteri e modalità per l’accreditamento delle strutture e dei servizi socio-assistenziali dando attuazione all’art. 32 della LR. 11/2016. 
Saranno inoltre riviste le attuali regole sul sistema di accreditamento delle strutture, prevedendo sostegni finanziari coerenti con i costi dei servizi per l’intero nucleo. Nello stesso tempo saranno promossi e organizzati specifici percorsi di aggiornamento e formazione per la crescita di una comunità di pratiche motivata e competente.
Saranno infine elaborate linee guida regionali per la definizione di un procedimento unico di accreditamento sociosanitario che superi le attuali modalità e procedure, prendendo a riferimento i criteri introdotti dalla Norma UNI 11010/2016 “Servizi socio sanitari e sociali - Servizi per l’abitare e servizi per l’inclusione sociale delle persone con disabilità (PcD) – Requisiti del servizio”, e negando l’accreditamento e qualsiasi finanziamento diretto o indiretto a strutture potenzialmente segreganti.

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