Nel nuovo rapporto pubblicato il 3 maggio leggiamo che al 31 dicembre 2016 sono 1.057.593 i giovani che si sono registrati al Programma Garanzia Giovani, al netto di tutte le cancellazioni di u cio. Di questi il 79% sono stati presi in carico dai servizi competenti, con una notevole eterogeneità regionale nell’indice di copertura.
Il 55% dei giovani presi in carico ha un’età compresa nella fascia 19-24 anni, il 35% è rappresentato dagli over 25 e il restante 10% sono giovani no a 18 anni. Nel complesso, la maggioranza dei presi in carico ha conseguito un titolo di scuola secondaria superiore (il 57%). In generale, il numero di utenti che è stato preso in carico dai centri per l’impiego è nettamente più elevato in confronto a quanto registrato per le agenzie per il lavoro (rispettivamente 81% e 18%), ma nelle Regioni del Nord-Ovest questa ripartizione si inverte: solo il 25% dei giovani è stato preso in carico dai centri per l’impiego contro il 75% delle agenzie per il lavoro.
Il tasso di mobilità interregionale dei presi in carico è del 4,2% su scala nazionale, mentre il fenomeno si mostra più importante se contestualizzato rispetto ai movimenti in entrata e uscita propri delle singole Regioni.
Per quanto riguarda l’attuazione delle politiche, il 47,3% dei giovani presi in carico dai servizi è stato avviato a un intervento di politica attiva. Questo tasso di copertura presenta differenze a livello territoriale, assestandosi intorno al 56% nelle Regioni settentrionali e superando appena il 40% in quelle meridionali. Il 68% delle azioni di politica attiva avviate è rappresentato dal tirocinio extracurriculare. Segue a lunga distanza il bonus occupazionale (16,1%). La formazione per l’inserimento lavorativo è il terzo percorso più di uso (8,2%). La formazione finalizzata al reinserimento nei percorsi IeFP rappresenta solo il 5,1%, mentre rimangono marginali gli interventi relativi al servizio civile, all’apprendistato, al sostegno all’autoimpiego e alla mobilità professionale.
I giovani che hanno completato il percorso in Garanzia Giovani rappresentano quasi il 90% di quelli avviati a un intervento: il tasso di completamento è più elevato per i giovani provenienti dalle regioni meridionali. Il 42,6% di coloro che hanno concluso un intervento di politica attiva nell’ambito della Garanzia Giovani risulta occupato. Il tasso di inserimento cresce al crescere del titolo di studio: il 48,7% dei giovani occupati è in possesso di una laurea, a fronte del 33,6% di coloro che hanno la sola licenza media. Anche i tassi di inserimento riferiti alle quattro classi dell’indice di pro ling confermano le maggiori chance occupazionali dei giovani più “forti”. I tassi di occupazione registrano valori più elevati nelle regioni del Nord rispetto a quelle del Centro e del Sud-Isole; in queste ultime la percentuale di giovani che risultano occupati si attesta al 31%.
Dal punto di vista contrattuale, il 40,7% dei giovani è occupato con un contratto di apprendistato (in particolare nelle regioni del Nord-Est), seguito dal 30,8% di giovani con contratto a tempo indeterminato (in prevalenza nel Sud e Isole).
Qui trrovate il RAPPORTO ANPAL
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