Ieri 19 maggio ho partecipato a Terracina ad un interessantissimo Convegno organizzato dal WWF Litorale Laziale e l'Associazione Civiltà verde di Terracina sul tema "Agricoltura e salute".
Veramente di alto livello tutti gli interventi dal dott. Forlenza al dott. Paris dell'ISPRA, alla dott.ssa Gentilini dell'ISDE.
Da tutti gli interventi è emersa la gravità della situazione in cui versa il delicato ambiente della pianura pontina e in particolare delle aree bonificate.
Per quanto mi riguarda purtroppo non si tratta di novità, dato che già da tempo ho sollecitato il rispetto del Piano d'Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) che prevede che al punto A.5.8 le misure per la tutela della biodiversità ai siti della
Rete Natura 2000 e alle aree naturali protette, istituite in base alla legge n. 394 del 1991 e alle relative leggi
regionali.
In particolare circa un anno fa ho inviato ai Sindaci dei Comuni che costituiscono con parte del loro territorio il Parco Nazionale de Circeo, una nota per sollecitare l’adozione di norme per regolamentare l’utilizzo di fitofarmaci, pesticidi ed altro sul territorio del Parco, con particolare riguardo alle aree in prossimità all'abitato o frequentate dalla popolazione quali: parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all'interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie.
Naturalmente copia della lettera è stata inviata anche al Presidente e al Direttore generale dell’Ente Parco in quanto com'è noto quella del Parco del Circeo è un’area densamente abitata che coesiste con attività agricole intensive.
Questa mia decisione aveva avuto origine dall'entrata in vigore del Decreto del Ministro della salute del 9 agosto 2016 recante il divieto di commercializzazione dei prodotti a base di glifosato.
Dalle relazioni del dott. Paris e della dott.ssa Gentilini sono state confermate ampiamente tutte le gravissime preoccupazioni circa la salute di chi lavora nei campi, delle loro famiglie e di chi vive nelle aree più prossime alle zone di produzione agricola in cui si adoperano pesticidi.
Ancora una volta è stato sottolineato come proprio l'area del parco abbia ricevuto il bollino rosso sia per le acque superficiali che per quelle sotterranee, come più volte da me denunciato anche nel convegno che fu organizzato a Sabaudia il 21 maggio 2016.
L'inquinamento della falda acquifera è molto grave in quanto permane per moltissimo tempo, anche quando sono venute meno le cause dell'inquinamento.
Alle mie note non ha risposto nessuno dei Sindaci. Ho sollecitato anche il presidente della regione Lazio affinché, come già fatto dal collega Zaia, venisse adottata anche per il Lazio una regolamentazione più stringente sui pesticidi specialmente per il loro divieto nelle aree urbane...anche qui non ho avuto risposta....
la dott.ssa Gentilini ha ampiamente dimostrato il nesso causale tra alcune sostanze a taluni tumori citando studi scientifici a livello mondiale.
In tempi recenti due operai indiani sono finiti al pronto soccorso di Latina per una intossicazione da prodotti fitosanitari, ma anche alcune persone di borgo Vodice hanno subito la spessa sorte per aver dormito con la finestra aperta mentre nei campi vicini, a loro insaputa, venivano irrorati pesticidi.
Cosa si aspetta ancora ?
Forse ci penserà il nuovo Sindaco?
Naturalmente copia della lettera è stata inviata anche al Presidente e al Direttore generale dell’Ente Parco in quanto com'è noto quella del Parco del Circeo è un’area densamente abitata che coesiste con attività agricole intensive.
Questa mia decisione aveva avuto origine dall'entrata in vigore del Decreto del Ministro della salute del 9 agosto 2016 recante il divieto di commercializzazione dei prodotti a base di glifosato.
Dalle relazioni del dott. Paris e della dott.ssa Gentilini sono state confermate ampiamente tutte le gravissime preoccupazioni circa la salute di chi lavora nei campi, delle loro famiglie e di chi vive nelle aree più prossime alle zone di produzione agricola in cui si adoperano pesticidi.
Ancora una volta è stato sottolineato come proprio l'area del parco abbia ricevuto il bollino rosso sia per le acque superficiali che per quelle sotterranee, come più volte da me denunciato anche nel convegno che fu organizzato a Sabaudia il 21 maggio 2016.
L'inquinamento della falda acquifera è molto grave in quanto permane per moltissimo tempo, anche quando sono venute meno le cause dell'inquinamento.
Alle mie note non ha risposto nessuno dei Sindaci. Ho sollecitato anche il presidente della regione Lazio affinché, come già fatto dal collega Zaia, venisse adottata anche per il Lazio una regolamentazione più stringente sui pesticidi specialmente per il loro divieto nelle aree urbane...anche qui non ho avuto risposta....
la dott.ssa Gentilini ha ampiamente dimostrato il nesso causale tra alcune sostanze a taluni tumori citando studi scientifici a livello mondiale.
In tempi recenti due operai indiani sono finiti al pronto soccorso di Latina per una intossicazione da prodotti fitosanitari, ma anche alcune persone di borgo Vodice hanno subito la spessa sorte per aver dormito con la finestra aperta mentre nei campi vicini, a loro insaputa, venivano irrorati pesticidi.
Cosa si aspetta ancora ?
Forse ci penserà il nuovo Sindaco?
Nessun commento:
Posta un commento