La Conferenza delle Regioni ha dato parere positivo in Conferenza Stato-Regioni del 25 maggio alla direttiva sul lavoro agile del ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e cioè alla possibilità per i dipendenti della pubblica amministrazione di svolgere parte delle mansioni di lavoro non in ufficio ma da remoto o con il telelavoro.
La ministra Madia si è dichiarata pronta a firmare la direttiva ritenendo che sia una sperimentazione importante nella pubblica amministrazione.
Sarebbe previsto un tetto del 10% in ogni amministrazione.
Il lavoro agile sarà inoltre oggetto di valutazione nell'ambito dei percorsi di misurazione della performance organizzativa e individuale all'interno delle amministrazioni pubbliche.
Sarà prevista la costituzione di un gruppo di monitoraggio di durata biennale che dovrà fornire supporto alle pubbliche amministrazioni destinatarie della direttiva nella fase di sperimentazione delle misure e formulare eventuali proposte per la modifica o integrazione della direttiva.
Personalmente ho sperimentato questa opportunità nell'anno 2006 superando le difficoltà relative alla sicurezza dei dati (che comunque ci saranno anche oggi) con piena soddisfazione anche della dipendente che a suo tempo beneficiò di questo tipo di telelavoro.
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