martedì 30 maggio 2017

ANCORA SULLA BOLKESTEIN

La direttiva Bolkestein seguita a far discutere non solo i nostri parlamentari. Si tratta oramai di un caso che dimostra ampiamente come fino ad ora, tranne rarissime eccezioni, i nostri rappresentanti europei non abbiano fatto  il loro dovere, forse alcuni pensano che l'incarico in Europa sia una sinecura, è troppo bello accusare l'Europa per le leggi fatte quando noi abbiamo i nostri rappresentanti che dovrebbero farsi sentire quando si discutono cose che potrebbero recare danno all'Italia o agli italiani. Se colpe ci sono non sono quindi dell'Europa, ma dei nostri eurodeputati che troppo spesso non rispondono neanche alle segnalazioni dei loro stessi elettori.  
Com'è noto il D.Lgs. 59/2010 che attua la direttiva Bolkestein, in considerazione della peculiarità del commercio su aree pubbliche, ha previsto una intesa in sede di Conferenza unificata per individuare i criteri per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l’esercizio del commercio su aree pubbliche e le disposizioni transitorie da applicare, con le decorrenze previste”. 
Recentemente la Conferenza delle Regioni e Province autonome ha  approvato le “Linee applicative dell’Intesa della Conferenza Unificata del 5 luglio 2012 in materia di procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi su aree pubbliche per fornire uno strumento interpretativo e operativo ai Comuni, chiamati a dare attuazione ai contenuti dell’Intesa del 2012 rilasciando, anzitutto, le nuove concessioni alle scadenze previste per il 7 maggio e il 4 luglio 2017. 
La materia è peraltro fonte di continui ripensamenti come dimostrato dal decreto milleproroghe che ha differito i termini dei procedimenti di concessione dei posteggi già in scadenza al 31 dicembre 2018.
In questa situazione di incertezza si sono inserite due proposte di legge in materia di commercio sulle aree pubbliche. 
  • La PdL 3649, propone l' uscita del settore commercio su aree pubbliche dall’applicazione della direttiva Bolkestein, che peraltro appare inattuabile perché entrarebbe in conflitto con la normativa statale in materia di tutela della concorrenza
  • La PDL C. 4120 parte  dall’Intesa della Conferenza unificata del 5 luglio 2012, mediante un intervento di mitigazione delle criticità applicative imposte dal D.Lgs. 59/2010; si tratta di una una proposta che traspone nello strumento legislativo alcuni contenuti dell’Intesa del 5 luglio 2012 nel D.Lgs. 114/98, partendo pertanto dal presupposto dell’applicabilità della Direttiva Bolkestein al comparto del commercio su area pubblica.
La parola ora è al Parlamento.

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