Ieri 9 ottobre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato al Quirinale i Magistrati ordinari in tirocinio nominati con decreto ministeriale del 3 febbraio 2017. Erano presenti il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Giovanni Canzio, il Procuratore Generale della Corte Suprema di Cassazione, Pasquale Ciccolo, il Presidente della Scuola Superiore della Magistratura, Gaetano Silvestri.
Dopo gli interventi del Vice Presidente del CSM Legnini, e del professor Silvestri, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso e ha salutato i nuovi Magistrati presenti alla cerimonia.
Non si è trattato di un discorso di circostanza, ma di un intervento molto attento al ruolo del magistrato nella società moderna e rigoroso per quanto riguarda i comportamenti da assumere.
Quindi un discorso non casuale date le polemiche di questi giorni e bene ha fatto il presidente a sottolineare alcuni aspetti:
"Oggi, forse più che in passato, l'attività giudiziaria è spesso al centro del quotidiano dibattito pubblico, grazie anche all'evoluzione dei mezzi di comunicazione.
Si tratta di un fenomeno che consente, ancor di più, alla magistratura, nel rispetto delle regole processuali, di amministrare la giurisdizione con la doverosa trasparenza.
Occorre, al contempo, essere consapevoli che l'attenzione della opinione pubblica rivolta all'azione giudiziaria non può e non deve determinare alcun condizionamento nelle decisioni.
Il processo penale non è una contesa fra privati che possano presumere di orientarlo condizionando i magistrati. Si svolge nelle aule di tribunale, perché in quelle aule va assicurata la realizzazione delle garanzie dettate dalla legge a tutela non solo delle parti ma anche della imparzialità del giudice".
QUI TROVATE IL TESTO INTEGRALE FORNITO DAL SITO DELLA PRESIDENZA:
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