Sulla G.U. n. 235 del 7 ottobre è stato pubblicato il Decreto legislativo 15 settembre 2017 , n. 145 recante la disciplina dell’indicazione obbligatoria nell’etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento, ai sensi dell’articolo 5 della legge 12 agosto 2016, n. 170 - Legge di delegazione europea 2015.
Si tratta di un provvedimento che reca disposizioni relative alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori conformemente al regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, a garanzia della corretta e completa informazione al consumatore e della rintracciabilità dell’alimento da parte degli organi di controllo, nonché per la tutela della salute che sono più restrittive di quelle europee proprio a tutela dei prodotti italiani.
Restano ferme le disposizioni recate dall’articolo 119 del regolamento (UE) n. 1308/2013, in materia di etichettatura e presentazione obbligatorie dei prodotti elencati nell’allegato VII, parte II, punti da 1 a 11 e punti 13, 15 e 16, commercializzati nell’Unione europea o destinati all’esportazione.
Un importante passo avanti per tutelare il consumatore finale rispetto alla "storia" dei prodotti acquistati.
I prodotti alimentari preimballati destinati al consumatore
finale o alle collettività devono riportare sul preimballaggio
o su un’etichetta ad esso apposta l’indicazione
della sede dello stabilimento di produzione o, se diverso,
di confezionamento, fermo restando quanto disposto dagli
articoli 9 e 10 del regolamento (UE) n. 1169/2011.
I prodotti alimentari preimballati destinati alle collettività
per essere preparati, trasformati, frazionati o tagliati,
nonché i prodotti preimballati commercializzati in
una fase precedente alla vendita al consumatore finale,
possono riportare l’indicazione di cui al comma 1 sui
documenti commerciali, purché tali documenti accompagnino
l’alimento cui si riferiscono o siano stati inviati
prima o contemporaneamente alla consegna.
La sede dello stabilimento di produzione o, se diverso,
di confezionamento, di cui all’articolo l del presente
decreto, è identificata dalla località e dall’indirizzo dello
stabilimento.
L’indirizzo della sede dello stabilimento può essere
omesso qualora l’indicazione della località consenta
l’agevole e immediata identificazione dello stabilimento.
L’indicazione della sede dello stabilimento può essere omessa solo nel caso in cui:
a) la sede dello stabilimento di produzione, o se diverso,
di confezionamento coincida con la sede già indicata
in etichetta ai sensi dell’articolo 9, paragrafo l, lettera
h) , del regolamento (UE) n. 1169/2011;
b) i prodotti alimentari preimballati riportino il
marchio di identificazione di cui al regolamento n. (CE)
853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del
29 aprile 2004 o la bollatura sanitaria ai sensi del regolamento
(CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 29 aprile 2004;
c) il marchio contenga l’indicazione della sede dello
stabilimento.
Pesanti le sanzioni per chi contravviene a queste disposizioni.
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