lunedì 9 ottobre 2017

UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE IN COMUNE NON COSTA NULLA MA PUO' DARE OTTIMI RISULTATI

L’art. 97 della Costituzione recita: «I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell' ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge»
L'art. 6 del D.lgs 267/2000 (il Testo unico degli enti locali) prevede che lo statuto stabilisca le norme fondamentali dell'organizzazione del Comune.
Il successivo art. 7 dispone che il Comune adotti un regolamento di organizzazione per il funzionamento degli uffici e per l'esercizio delle funzioni definendo le modalità delle procedure e dei processi amministrativi. 
A sua volta l’articolo 107 del TUEL stabilisce che è attribuita «ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti» che devono uniformarsi «al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo (Consiglio, Sindaco e Giunta), mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo». 
Non bisogna dimenticare i valori etici per assicurare l'integrità degli uffici non solo formalmente.
Ora in ogni Comune si rende necessaria una profonda riorganizzazione per dare attuazione alla L. 56/2014 e alla L. 124/2015, che aprono una serie di interessantissime opportunità per dare veramente funzionalità ai nostri enti locali ridefinendo i vari livelli e le competenze tenendo presente anche l’ auspicata ridefinizione delle competenze delle province in qualità di enti di area vasta e, conseguentemente, rivedendo anche al proprio interno la ripartizione delle missioni tra i servizi che oggi sono talora organizzati in maniera non molto logica, il che può essere fonte anche di disfunzioni gestionali.
Mentre gli amministratori cercano di tagliare le spese spesse volte non si accorgono dei costi causati da una cattiva organizzazione. 
Un Comune deve organizzarsi in maniera moderna superando le barriere create dalla separazione per uffici burocratici e organizzarsi per processi attribuendone la responsabilità con provvedimenti chiari a ciascun funzionario e formalizzando tutta la procedura comprese le richieste di parere agli altri uffici in maniera informatizzata sia per tracciare tutti i passaggi che per garantirne la speditezza e il rispetto cronologico della trattazione.
Occorre puntare su una crescita delle professionalità attraverso la formazione continua, il coinvolgimento e la motivazione di tutto il personale.
I nuovi amministratori entrati da pochi mesi in molti comuni devono parlare con le persone che lavorano in Comune, comprendere i problemi e affiancarle investendo sull'esperienza e la capacità di ciascuno. 

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