martedì 31 ottobre 2017

L'OSSERVATORE ROMANO DENUNCIA IL GRAVE INQUINAMENTO DELL'ATMOSFERA TERRESTRE

Sull'Osservatore Romano di oggi 31 ottobre leggiamo un nuovo accorato grido di allarme per la terra:
"Nuovo record negativo della concentrazione di Co2 nell’atmosfera terrestre. L’allarme arriva da un rapporto aggiornato al 2016 dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), pubblicato ieri, 30 ottobre. L’incremento risulta addirittura del 50 per cento rispetto alla media dei dieci anni precedenti, fino a un livello ritenuto inedito da almeno 800.000 anni. Il dato sarebbe legato a una combinazione di fattori, dalle attività umane al fenomeno climatico del Niño, e rischia di rendere gli obiettivi sul contenimento delle temperature globali irraggiungibili. 
Nel dettaglio, la misurazione, realizzata sulla base di dati presi da 51 diversi paesi, indica che le concentrazioni di Co2 sono salite, tra il 2015 e il 2016, da 400 a 403,3 parti per milione. 
«È il maggiore incremento che abbiamo osservato nei 30 anni dalla nostra attività» ha confermato Oksana Tarasova, responsabile del programma globale di controllo dell’atmosfera terrestre all’Omm.  «Il precedente aumento massimo registrato prima di El Niño — ha precisato — risale al 1997-1998 e fu di 2,7 parti per milione contro i 3,3 registrati fra 2015 e 2016». Questa impennata delle concentrazioni di Co2 e di altri gas a effetto serra nell’atmosfera potrebbe scatenare una modifica senza precedenti dei sistemi climatici e provocare pertanto «gravi sconvolgimenti ecologici ed economici» avverte il rapporto. «Il Co2 persiste nell’atmosfera per secoli, e ancora più a lungo nell’oceano. Secondo le leggi della fisica, la temperatura globale sarà in netto aumento e i fenomeni climatici molto più estremi che nel presente. Orbene, non disponiamo di nessuna bacchetta magica per fare scomparire questo eccedente di Co2 nell’atmosfera», ha indicato il segretario generale dell’Omm, Petteri Taals

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