martedì 3 ottobre 2017

L'AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE E LA STRATEGIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile ha il compito di indirizzare le politiche, i programmi e gli interventi per la promozione dello sviluppo sostenibile in Italia, cogliendo le sfide poste dai nuovi accordi globali, a partire dall’Agenda 2030 della Nazioni Unite.
Perchè una strategia nazionale
Sin dalla Seconda conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro del 1992, la comunità internazionale ha gradualmente preso coscienza della necessità di impostare i propri asset di sviluppo sulla base dei principi della sostenibilità, coniugando lo sviluppo economico e sociale con la protezione dell'ambiente.
In continuità con i principi di Rio, nonché in preparazione al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg del 2002, l’Italia si era già dotata di una Strategia Nazionale di azione ambientale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dal CIPE il 2 agosto 2002.
Il collegato ambientale
Il suo aggiornamento, su base triennale, è previsto dalla legge n. 221 del 28 dicembre 2015: il Governo, su proposta del Ministero dell'Ambiente, sentita la Conferenza Stato-Regioni e acquisito il parere delle associazioni ambientali, dovrà provvedere con un’apposita delibera del CIPE.
Il processo partecipato
In tale contesto, il Ministero dell’Ambiente è attualmente impegnato nel coinvolgimento di tutti gli attori, istituzionali e non, nell’elaborazione di una proposta di aggiornamento della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile che, in linea con i 17 Obiettivi e 169 sotto-obiettivi dell’Agenda 2030, possa dare seguito agli impegni internazionali assunti dall’Italia. L’elaborazione della strategia sposa appieno i principi di integrazione, trasformazione e inclusione dell’Agenda 2030 e si struttura su un processo partecipato che coinvolge tutti i dicasteri competenti, le istituzioni pubbliche, il mondo della ricerca e della conoscenza, la società civile.
Anche i Comuni dovranno fare la loro parte e in particolare quelli che sono all'interno delle aree protette al fine di attuare nella realtà quotidiana i principi dell'Agenda 2030.

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