VOTAZIONE IN ATTO |
CAMERA DEI DEPUTATI: La Camera, con 307 voti favorevoli e 90 contrari, ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo 1 del testo unificato delle proposte di legge "Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali (C. 2352 e abb.), nel testo della Commissione.
La modifica della legge elettorale si è resa necessaria a seguito della dichiarazione di illegittimità di alcune delle norme precedenti da parte della Corte Costituzionale con la nota sentenza n. 35/2017. Le opposizioni lamentano il fatto che si sia aspettato fino ad ora per portare il nuovo testo all'approvazione e che sia stata posta la fiducia su un atto così importante e delicato anche perché l'art. 72 della Costituzione stabilisce che "La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi".
Nello stesso tempo alcuni costituzionalisti nutrono perplessità che il nuovo testo possa superare un nuovo eventuale ricorso alla Corte Costituzionale in quanto alcuni punti sembrerebbero in contrasto con la sentenza. Occorre una legge elettorale coerente per Camera e Senato come ha chiesto anche il Presidente Mattarella. Naturalmente non una legge qualsiasi, ma coerente con la Costituzione, come ha opportunamente detto il Presidente del Senato Grasso quando ha ricordato che esistono dubbi su aspetti dell’ultima proposta in discussione.
Nello stesso tempo alcuni costituzionalisti nutrono perplessità che il nuovo testo possa superare un nuovo eventuale ricorso alla Corte Costituzionale in quanto alcuni punti sembrerebbero in contrasto con la sentenza. Occorre una legge elettorale coerente per Camera e Senato come ha chiesto anche il Presidente Mattarella. Naturalmente non una legge qualsiasi, ma coerente con la Costituzione, come ha opportunamente detto il Presidente del Senato Grasso quando ha ricordato che esistono dubbi su aspetti dell’ultima proposta in discussione.
Secondo Alfiero Grandi sono due i capisaldi della posizione del Coordinamento per la democrazia costituzionale:
1) tutti i parlamentari debbono essere scelti direttamente dagli elettori con il voto e quindi debbono rispondere a loro del loro operato;
2) sostanziale proporzionalità della rappresentanza, con soglie limitate di accesso, non escludenti di liste con un seguito rilevante di elettori e che non ostacolino la costituzione di nuovi soggetti politici, aggiungo: esclusione di ogni ulteriore premio di maggioranza, tanto più in presenza di soglie di accesso, altrimenti è meglio parlare di premio ad una minoranza più che di premio di maggioranza.
Non è possibile dimenticare la vittoria del NO al referendum del 4 dicembre 2016, occorre assicurare il rispetto della Costituzione.
Il Presidente Emerito Giorgio Napolitano ha preannunciato un suo intervento in Senato per "segnalare l'opportunità di non ribadire nella nuova legge elettorale una clausola preesistente che ha già prodotto seri equivoci sul piano istituzionale".
IL TESTO IN DISCUSSIONE E' IL SEGUENTE:
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