Il giorno 19 ottobre alle ore 15 in Roma, nell'Aula Magna della Corte di Cassazione ci sarà un incontro sulla nuova legge sugli ecoreati a due anni dalla sua entrata in vigore.
Il dott. Aldo Fiale, presidente della III sezione penale introdurrà e coordinerà l'evento.
I relatori saranno il prof. Pasquale Fimiani, il prof. Vincenzo Bruno Musciatello e il Porf. Carlo Ruga Riva.
Il tema è molto interessante anche perchè in molti casi la nuova normativa contenuta nella legge 68/2015 di fatto ancora resta in molte parti inapplicata come ha scritto di recente Gianfranco Amendola secondo il quale "...la legge n. 68/2015 ha bisogno, per funzionare veramente al meglio, di urgenti ritocchi legislativi e di strutture tecniche adeguate. Altrimenti funziona soprattutto, come oggi avviene, per "eliminare", previa regolarizzazione, le "vecchie" contravvenzioni formali (peraltro oblabili) del D. Lgs. 152/06.
Così come occorre dire con chiarezza che la nuova legge sugli "ecoreati" non attiene affatto, in blocco, alla "ecomafia" e che solo una minima parte delle denunce per violazioni alla normativa ambientale può essere correttamente ricondotta alla "ecomafia".
Il che non vuol dire, ovviamente, minimizzare o negare l'esistenza di questo grave fenomeno criminoso.
Anzi: come abbiamo appena detto, occorre adeguare normativa, strutture di applicazione, di controllo e di investigazione proprio per colpirlo efficacemente.
E' per questo che il rapporto di Legambiente, pur condivisibile nel suo intento e nel suo impegno, rischia di essere oggettivamente fuorviante, se non addirittura controproducente, quando esagera con il trionfalismo sull'"ecomafia" e sui risultati della nuova legge.
Meglio dire, più realisticamente, che un passo avanti è stato fatto ma purtroppo c'è ancora tanto da fare, anche a livello normativo, per garantire nel nostro paese una efficace tutela dell'ambiente.
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