domenica 17 luglio 2016

A DISTANZA DI UN MESE DAI BALLOTTAGGI NEGLI ENTI LOCALI

Quasi non ce ne siamo accorti, tra una cosa e l'altra, ma è passato oramai un mese dai ballottaggi che hanno chiuso la tornata elettorale 2016 e che hanno segnato in moltissimi casi degli stravolgimenti notevoli nelle amministrazioni locali, ingessate spesso da troppo anni in vuote guerre di trincea in cui non si muoveva nulla e dove troppo di frequente le opposizioni erano colluse con la maggioranza pur di rimediare qualcosa. 
Queste elezioni almeno ci fanno sperare che cambiando gli attori, la commedia possa tornare ad avere vita e che chi è maggioranza abbia il coraggio di amministrare e che chi è minoranza faccia opposizione.
I poteri forti, presenti in tutte le città, legati come sempre alla maggioranza, ma talora anche a qualche parte della minoranza apparentemente hanno chinato la testa, ma già la marcia di avvicinamento in qualche parte è iniziata.
Non dobbiamo lasciare che le conquiste dei cittadini vengano vanificate da questi personaggi che da sempre hanno pronti nel cassetto i loro progetti per far soldi distruggendo il territorio comunale e il tessuto sociale in attesa solo di trovare qualcuno che abbocchi.
In ogni città si sente parlare di riqualificazione del territorio, del centro urbano, di valorizzazione e di efficientamento, magari esternalizzando qualche altro servizio fino ad oggi egregiamente svolto dal personale comunale.
Occorre dire basta con il consumo del suolo, con i nuovi centri commerciali e con attività industriali destinate già in partenza al fallimento.
I cittadini che hanno eletto i nuovi Sindaci devono aiutarli, devono sostenerli onde evitare che cadano preda anch'essi di questi signori che pensano solo al loro profitto e che quando hanno munto tutto quanto potevano allo Stato, alla regione e alle comunità, sono pronti a trasferire le loro attività all'estero.
I sindaci eletti (specialmente quelli che non ci speravano) , devono rispettare le promesse fatte e ricordarsi qualche volta della "regula" di San Benedetto....che dettava il comportamento del dell'abate (quindi del Sindaco).

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