Acque del lago di Paola |
Di
recente è stato sottoscritto tra il Comune di Sabaudia, l’Ente Parco Nazionale
del Circeo, il Consorzio di Bonifica, l’ARPA, la Comunione Eredi Scalfati, ecc.
un Protocollo d’intesa per la gestione del lago di Paola e dei canali emissari
che è un importante passo avanti rispetto al passato; ma che deve rappresentare
il punto di partenza per affrontare nella sua complessità un problema molto più
vasto che coinvolge tutto il bacino idrologico che dai Monti Lepini arriva al
mare.
Il 15 luglio scorso ho inviato al Ministero dell’ambiente e per la
tutela del territorio e del mare, alle Direzioni regionali ambiente e
agricoltura, alla Provincia di Latina, al Comune di Sabaudia, all'Ente Parco,
al Consorzio di Bonifica, alla ASL, all'Istituto Zooprofilattico sperimentale
delle regioni Lazio e Toscana, ecc. una lettera per sollecitare interventi per ridurre
l’inquinamento e la presenza di
pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee dell’area del Parco nazionale
del Circeo, oggetto di un recente rapporto dell’ISPRA che gli ha assegnato un
bollino rosso.
Tra l’altro ho proposto che gli enti interessati (Comune, Parco,
Provincia) presentino un progetto per ottenere un finanziamento europeo
nell'ambito degli obiettivi “Horizon 2020” per avviare un percorso condiviso
con gli agricoltori della zona per sostenere (anche economicamente) la
riduzione dell’uso dei pesticidi.
L'uso di fitofarmaci, più comunemente chiamati
"pesticidi" all'interno del Parco nazionale del Circeo non è solo un
problema per l’eutrofizzazione del lago di Paola e per l’inquinamento in alcune
zone della falda acquifera, ma può rappresentare anche un pericolo per la
salute: in primo luogo per gli agricoltori ma anche per le loro famiglie e gli
abitanti delle aree contigue ai campi lavorati, oltre che per i consumatori.
Il Ministero dell’ambiente con il D.M. 10 marzo 2015 ha fissato le Linee guida di indirizzo per la tutela
dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile prevedendo la riduzione dell’uso
di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle
aree naturali, ma ancora non è stato fatto nulla.
Raggiungere l’obiettivo di una produzione indenne da residui di pesticidi potrà portare anche all'attribuzione ai prodotti locali di un marchio di genuinità con ricadute economiche positive per l’economia e per il lavoro.
Raggiungere l’obiettivo di una produzione indenne da residui di pesticidi potrà portare anche all'attribuzione ai prodotti locali di un marchio di genuinità con ricadute economiche positive per l’economia e per il lavoro.
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