A distanza di oltre 150 anni dall' Unità d'Italia dobbiamo assistere ancora ad incidenti ferroviari come quello avvenuto ieri, propri di un Paese primitivo, che in tutti questi anni non è stato in grado di realizzare collegamenti a doppio binario.
Nella BAT provincia tripolare di Barletta, Andria e Trani hanno pensato a costruirsi i palazzi del potere, alle poltrone e ai posti di lavoro, ma la ferrovia dei poveri pendolari è rimasta la stessa.
La morte di tutte queste persone serva di monito ai governanti a tutti i livelli.
Un ministero delle infrastrutture non può restare fermo di fronte ad un evento di queste dimensioni in cui sono morte già 27 persone oltre ai numerosissimi feriti.
Ma non si creda che il problema sia limitato al sud, basti pensare alla prima ferrovia dello Stato Pontificio: la Roma Velletri anch'essa in molti tratti a binario unico, tanto che u treno per percorrere i 30 km che separano le due città impiega quasi un'ora, esponendo anch'essa i passeggeri al rischio di incidenti.
Oltre le chiacchiere fino ad oggi non è stato fatto un piano organico per eliminare i 16.000 km di tratte a binario unico esistenti in Italia.
Ma è stato fatto anche poco per la manutenzione e per il personale, costretto spesso a turni pesanti.
Ma certi manager hanno anche preso liquidazioni milionarie dopo aver portato le ferrovie a questa situazione.
Ma è stato fatto anche poco per la manutenzione e per il personale, costretto spesso a turni pesanti.
Ma certi manager hanno anche preso liquidazioni milionarie dopo aver portato le ferrovie a questa situazione.
Sarebbe ora che invece di spendere soldi per l'ego di qualche politico, di costruire smart Stazioni e treni di lusso si pensasse concretamente alla sicurezza di chi usa il treno per andare a scuola o al lavoro...tutti i giorni....
Nessun commento:
Posta un commento