GRAFICO E DATI DI TRUENUMBERS |
Nonostante i richiami e gli impegni presi tra il 2008 e il 2018 la crescita del bilancio è stata del 20,5%, ma questo incremento non è stato omogeneo.
Mentre alcune voci hanno avuto una crescita abnorme, altre hanno subito una contrazione preoccupante.
Per esempio, come si vede nel grafico elaborato da TrueNumbers nella missione relativa alla competitività e lo sviluppo delle imprese vi è stata una quadruplicazione, da 6 miliardi e 149 milioni a 24 miliardi e 577 milioni, +299,6%. Un aumento avvenuto in particolare durante il governo Renzi, cioè dal 2015 in poi.
Fortissima crescita, +263,3%, anche per le politiche per il lavoro distribuita in tutti gli anni dal 2011 in poi. Probabilmente di mezzo vi è il rafforzamento degli strumenti di incentivo all’occupazione, dei sussidi per la disoccupazione, della mobilità, ecc.
Poi una voce attualissima, quella della spesa per l’immigrazione e per l’accoglienza. La crescita del 165,5% è avvenuta quasi tutta nelle leggi di bilancio per il 2016, 2017, 2018, anni nei quali l’emergenza sbarchi è diventata una priorità.
Aumenti importanti, anche per la tutela della salute +107,5% anche se c'è da ragionare sulla spesa out of pocket posta a carico dei cittadini.
Il tutto alla faccia delle politiche per la spending review subito abbandonate non appena fu nabdato via il prof. Cottarelli.
Ma il problema maggiore è rappresentato dalla spesa previdenziale e in particolare dalla quota che lo Stato spende per far quadrare i conti dell’Inps.
Tra 2008 e 2018 la crescita è stata del +42,9%: si è arrivati a 93 miliardi e 543 milioni, e si partiva da 65 miliardi e 466 milioni. Il picco è stato raggiunto nel 2015 con oltre 104 miliardi.
L’andamento della spesa pubblica segnala anche un’impennata (+27,5% per un totale di 89 miliardi) per la voce Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica: un capitolo un po’ tecnico che include principalmente i rimborsi di imposte dirette e indirette.
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