L'Ispra ha pubblicato uno studio molto interessante sulla presenza di nitrati di origine agricola nelle acque superficiali e sotterranee.
L’entrata in vigore del Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n.152 e s.m.i. in materia di tutela delle risorse idriche ha comportato innovazioni concettuali e metodologiche in merito alle attività di tutela e gestione delle stesse, soprattutto attribuendo grande importanza agli strumenti di conoscenza per la pianificazione degli interventi e per la verifica della loro efficacia.
La necessità di realizzare un’adeguata base conoscitiva, attraverso l’acquisizione di dati ed informazioni relativi alle pressioni e allo stato di qualità delle acque, è individuata dall’articolo 3, commi 4 e 7, del suddetto Decreto.
Con i due successivi Decreti attuativi del D.Lgs. n.152/99 (D.M. n.198 del 19.09.2002 e D.M. n.152 del 19.08.2003) il legislatore ha posto ulteriori modalità operative al fine di giungere ad un quadro completo ed aggiornato sulla qualità delle acque in Italia.
Inoltre, con l’emanazione di tali ultimi provvedimenti, che prevedono standard informativi dei dati e delle modalità di trasmissione delle informazioni secondo scadenze temporali stabilite per i singoli settori, è stata disposta una ripartizione dei ruoli e delle connesse attività fra i diversi soggetti istituzionali, assegnando all’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT) il compito di acquisire dalle Regioni e Province Autonome i dati conoscitivi e le informazioni sullo stato di qualità delle acque, al fine di assolvere agli obblighi comunitari assicurando, nel contempo, la più ampia divulgazione di tali informazioni.
Nel suddetto percorso, l'APAT riveste un ruolo centrale, in quanto all’Agenzia è stato affidato il compito di ricevere le informazioni sullo stato di qualità delle acque dai suddetti Enti territoriali e risulta essere l’Istituzione competente per la validazione e l’elaborazione di tali informazioni prima della loro trasmissione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ed il successivo inoltro, da parte di quest’ultimo, alla Commissione Europea.
L’indagine svolta dall'APAT rappresenta l’elaborazione nazionale dei dati relativi all’inquinamento delle acque interne in Italia, dovuto alla presenza di nitrati di origine agricola secondo le indicazioni del Settore 3 dell’Allegato al Decreto Ministeriale 18 settembre 2002 n. 198, “Modalità di informazione sullo stato di qualità delle acque, ai sensi dell’art. 3, comma 7, del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152”.
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