In questi giorni sono stato sollecitato da più parti in merito al problema della gestione del verde pubblico in alcune città: da Roma a Firenze (il Viale degli ippocastani), ma si tratta purtroppo di una questione che investe quasi tutti i Comuni italiani.
Quasi ovunque si vedono alberi abbattuti con la scusa che erano malati e non sostituiti, antiche alberate distrutte, l'erba alta non tagliata, uno stato di abbandono veramente vergognoso.
E non ci sono scuse.
Grazie alla legge 10/2013 oggi disponiamo di una normativa molto avanzata, ma purtroppo a livello locale quasi ignorata.
In base a questa legge presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è stato istituito il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico che si tempestivamente attivato con una numerosa serie di provvedimenti.
In particolare voglio ricordare le "Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile".
Si tratta di un documento, reperibile online molto interessante.
Una parte è dedicata anche al coinvolgimento dei cittadini nella manutenzione del verde pubblico in quanto contribuisce ad avvicinare il cittadino ai temi ambientali e al decoro urbano, rendendo interattivo il rapporto tra i gestori del verde ed i suoi fruitori. "Raccogliere e accogliere le segnalazioni da parte dei cittadini che frequentano i giardini pubblici in merito alla gestione degli stessi incrementa il senso di appartenenza e crea un canale che trasmette preziose informazioni per migliorare la qualità dei servizi che il verde offre. Per tutte le amministrazioni è utile creare un canale dedicato alle segnalazioni on-line su una sezione del portale istituzionale o tramite mail, che tratti aspetti di particolare interesse per il cittadino, relativi per esempio alla manutenzione delle alberature, delle attrezzature ludiche e degli arredi. Nella segnaletica informativa presente all’ingresso delle aree verdi deve anche essere presente una sezione dedicata a come contattare il servizio che si occupa della manutenzione. La partecipazione e il coinvolgimento sociale dei vari soggetti portatori d’interesse permette inoltre una migliore accettabilità sociale delle nuove realizzazione, adattate alle reali esigenze della comunità locale. Oltretutto gran parte del verde urbano è situato su proprietà privata: non è quindi pensabile un modello di sostenibilità che non coinvolga direttamente i cittadini. Così accanto alla semplice fruizione degli spazi verdi urbani (per svago, attività sportive etc.), esistono numerosi esempi di attività partecipata dei cittadini volte a tutelare e valorizzare tali spazi".
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