Le prime liste civiche nacquero verso gli anni cinquanta ed in qualche caso ebbero anche un momento di notorietà.
Secondo il Dizionario Garzanti si tratta di "lista elettorale presentata alle elezioni amministrative, autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali".
Di sicuro le liste civiche aggregano una massa di cittadini i quali stanchi della gestione della cosa pubblica fatta da alcuni politici pensano di creare una organizzazione che viene spesso definita come apolitica per risolvere una serie di problemi locali (acqua pubblica, trasporto, scuole, pulizia, altri servizi pubblici ecc.).
In alcuni casi le cose funzionano ma purtroppo molto spesso le promesse fatte non vengono mantenute per una serie di motivi e i cittadini cominciano a spazientirsi e a chiedere giustificazione delle promesse fatte e non mantenute.
In alcuni casi le liste civiche sono state create da qualche furbo che sapeva di non poter essere eletto nelle liste di un partito nascondendosi così sotto il mantello di una lista civica.
Per amministrare serve competenza ed esperienza che non tutti hanno e non basta reclutare qualche tecnico come assessore che magari non conosce la realtà del luogo.
Già in Liguria cominciano ad aprirsi le prime crepe nelle liste civiche al governo, anche ad Aprilia vengono chieste spiegazioni al Sindaco e così via.
Molti cittadini si sentono traditi dagli amministratori eletti nelle liste civiche perché non portano avanti i programmi con i quali si sono presentati alle elezioni e si sono adagiati nel tran tran degli adempimenti proprio della burocrazia che ha gioco facile nel cooptare i nuovi eletti che divengono presto loro ostaggi.
Senza dubbio ci troviamo in un momento molto difficile per la politica a tutti i livelli, i partiti politici hanno oramai dimostrato che sono arrivati alla fine essendosi spesso burocratizzati nella gestione del potere e non essendo riusciti in molti casi a creare una effettiva democrazia interna (questo vale per il Movimento 5 stelle ma anche per il PD).
La crisi politica della Nazione tiene in stallo il governo del Paese pressato dall'Europa su molti punti e stretto da una congiuntura economica preoccupante che coinvolge anche il rapporto tra le generazioni dei lavoratori.
La crisi politica della Nazione tiene in stallo il governo del Paese pressato dall'Europa su molti punti e stretto da una congiuntura economica preoccupante che coinvolge anche il rapporto tra le generazioni dei lavoratori.
La crisi potrà essere affrontata solo dal basso, devono essere i cittadini a prendere in mano in ogni Comune la gestione della cosa pubblica controllando direttamente quello che fanno i loro concittadini eletti: aiutandoli se serve, ma anche criticandoli quando è necessario.
La legge oggi mette a disposizione molti strumenti per controllare la spesa, per verificare la qualità dei servizi pubblici, per valutare l'operato dei funzionari, ma le amministrazioni rendono difficile svolgere questo ruolo perché temono i cittadini, i quali invece sono l'unica grande risorsa di ogni comunità...lasciamo che partecipino realmente al governo della città.
Ecco allora che le liste civiche possono funzionare se realmente si comportano come tali senza rifugiarsi nei vecchi sistemi di potere e di chiusura verso l'esterno.
Nel frattempo riprendono vigore proprio quelli che si era cercato di cacciare via.
Il PD, dopo aver cercato in ogni modo di cancellare le Province ha fatto di tutto a Latina per prendersi la poltrona di Presidente.
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