domenica 20 maggio 2018

UNA ANALISI DELLA PROPOSTA DELL' ANCI PER AFFRONTARE I PROBLEMI DEI COMUNI

Come ho riferito, in occasione dell'esame del DEF da parte della commissione Speciale l'ANCI ha presentato una proposta di legge che affronta una lunga serie di tematiche che vanno dallo status degli amministratori locali ai piccoli comuni, ecc.
Meraviglia che l'ANCI sempre molto attenta ai problemi dei Comuni abbia presentato una proposta che in alcuni tratti appare non  meditata a sufficienza. 
Si tratta evidentemente di una cosa un poco affrettata presentata al nuovo Parlamento per approfittare del vento di novità e di modifiche presente nelle nuove Camere. 
Molte proposte corrispondono a problemi reali ma quasi sempre le soluzioni prospettate non sono condivisibili. 
Qui appresso, per ogni articolo ho illustrato sinteticamente il contenuto e il mio parere.
1 L’articolo ha la finalità di eliminare le cause ostative alla candidatura a parlamentare per i sindaci dei comuni superiori a 20.000 abitanti contenuta nell’articolo 7, comma 1, lettera c), del DPR n. 361/1957. Si tratta di una questione non condivisibile.
2 Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità al fine di risolvere alcune criticità emerse nel corso del tempo a seguito dell’adozione di provvedimenti normativi contrastanti tra loro con particolare riguardo al conferimento di incarichi. Anche questa proposta non è condivisibile perché inerisce a una tematica già oggetto di un dibattito che vorrebbe invece aumentare i casi di inconfereribilità e di incompatibilità;
3 Problematica interpretativa sorta solo recentemente in merito al comma 2 dell’art. 86 del DLgs n. 267/2000 - TUEL, inerente la corresponsione del trattamento contributivo a favore degli amministratori lavoratori autonomi. La questione deve essere riesaminata, ma la soluzione prospettata non appare condivisibile.
4.Disciplina in materia di status degli amministratori, garantendo anche ai componenti degli organi istituzionali delle Unioni il diritto al rimborso dei permessi retribuiti. Non è condivisibile se non in un quadro più complessivo che comprenda tutti gli amministratori locali.
5 Distinzione netta tra la responsabilità amministrativo - contabile dei dirigenti e quella politico-istituzionale degli amministratori locali. Qui deve essere rivisto tutto il principio della distinzione dei compiti facendo in modo che gli amministratori non interferiscano nell'attività degli uffici e quindi solo allora si può rivedere la questione della responsabilità;
6 Norme da abrogare che attribuiscono al Sindaco, in diversi settori, funzioni anacronistiche e incoerenti con l’assetto ordinamentale vigente. Non c'è nulla di anacronistico, si tratta di compiti che non può svolgere la Direzione della ASL e che pertanto vanno affidati al Sindaco quale massima autorità sanitaria del territorio. 
7 Abrogazione di comunicazioni multiple dei dati stabilendo un principio fondamentale e cioè che è fatto divieto alle Pubbliche Amministrazioni di richiedere ai Comuni e alle CittàMetropolitane comunicazioni e dati già in possesso delle stesse. Questa è una cosa giusta.
8 Abrogazione delle comunicazioni e dei dati inerenti il Conto Annuale del personale qualora gli stessi siano già pubblicati sul sito di Amministrazione Trasparente. Non è attuabile ma sarebbe bene che il Conto annuale fosse pubblicato sul sito web.
9 Snellire le comunicazioni obbligatorie gravanti sugli enti locali (BDAP) è giusto snellire ma forse sarebbe bene trovare una soluzione diversa.
10 Abolizione di alcuni adempimenti contabili a carico degli enti locali ritenuti superflui. Qui sarebbe bene che si esprimessero il MEF e la Corte dei conti.
11 Competenze del Consiglio Comunale. Comprimere ulteriormente le competenze del Consiglio comunale appare motificativo di un organo che già è ridotto a cassa di ridondanza della Giunta.
12 Modifica procedura nomina dei revisori dei conti. Non se ne condivide la necessità
13 Superare l’attuale dualismo tra segretari e direttori generali; anche qui appare giusto affrontare la cosa ma la soluzione non è assolutamente condivisa.
14 Nuova disciplina sul personale: potrà essere esaminata nel contesto generale;
15 Esenzione dall’imposta IVA per entrate di carattere commerciale di cui all’articolo 74 del TUIR n. 917/1986 anche le Unioni di Comuni, quali enti locali per l’esercizio associato delle funzioni. Anche qui appare opportuno riesaminare la questione in un contesto più ampio.
16 Armonizzazione contabile con una serie di semplificazioni in materia per i comuni con meno di 5000 abitanti e per le Unioni. La questione dovrebbe essere affrotnata in un provvedimento specifico per i piccoli Comuni.
17 Affidamento del servizio di tesoreria senza ricorso a procedure di evidenza pubblica per i piccoli Comuni; come sopra.
18 Ampliamento della percentuale di turn-over per i piccoli Comuni. Come sopra.
19 Distacco presso l’ANCI dei segretari comunali in disponibilità. Come sopra.
20 snellimento processi associativi tra Comuni: Anche questo è giusto ma non sembr ache pe procedure esistenti siano così macchinose.
21 Eliminazione tetti di spesa fissati al 2009 questo appare giusto.
22 Superamento norme contenute nel D.lgs 175/2016: appare giusta la necessità di rivedere la norma ma la soluzione appare non condivisibile.
23 Semplificazioni in materia di imposta di registro: sembra fattibile.
24 Delega riscossione TARI e TARES al soggetto gestore dei rifiuti. Il sisrtema delle riscossioni deve essere rivisto complessivamente.
25 Affidamento gare società miste da approfondire con l'ANAC
26 modifica norme riguardanti il contributo unificato relativo ai processi tributari
27 snellimento procedure riscossione entrate comunali utilizzando l’ingiunzione di pagamento;
28 utilizzo della PEC per le ingiunzioni di pagamento
29 possibilità di definire scadenze diverse per il pagamento dei tributi
30 ristabilire certezza nei versamenti dell’addizionale sui diritti aeroportuali ai comuni
31 modifica CDS per la destinazione del proventi delle multe

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