La Corte di Giustizia dell’UE, a seguito di una richiesta della Commissione europea ha condannato l'Italia (sentenza n. 74 del 31 maggi 2018) a causa della inadeguatezza della rete fognaria di ben 109 Comuni (poi ridotti a 74) a pagare, a favore del bilancio dell’Unione”, una penalità di 25 milioni una tantum e poi 30 milioni “per ciascun semestre di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza del 2012”, oltre a “una somma forfettaria di 25 milioni al fine di prevenire il futuro ripetersi di analoghe infrazioni al diritto dell’Unione”.
Sembrerebbe ovvio che la somma debba essere pagata dagli amministratori degli enti locali inadempienti, ma sono curioso di sapere come andrà a finire.
Sembrerebbe ovvio che la somma debba essere pagata dagli amministratori degli enti locali inadempienti, ma sono curioso di sapere come andrà a finire.
La Corte ha ritenuto che “l’inadempimento dell’Italia, oltre ad esser durato quasi sei anni, sia particolarmente grave per il fatto che l’assenza o l’insufficienza di sistemi di raccolta o di trattamento delle acque reflue urbane sono idonee ad arrecare pregiudizio all'ambiente”.
I giudici hanno sottolineato che “il numero di agglomerati per i quali l’Italia non ha fornito la prova dell’esistenza di sistemi di raccolta e di trattamento delle acque reflue urbane conformi alla direttiva (74 agglomerati) è significativo, sebbene tale numero sia stato ridotto rispetto a quanto constatato nella sentenza del 19 luglio 2012 (all’epoca, 109 agglomerati)”.
Inoltre, la Corte ricorda “che la messa in conformità dei sistemi di raccolta e di trattamento secondario delle acque reflue urbane di alcuni agglomerati con le disposizioni della direttiva avrebbe dovuto essere realizzata al più tardi il 31 dicembre 2000”.
La multa dovrà essere pagata dai Comuni inadempienti.
Molti altri Comuni farebbero bene a mettersi in regola....
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