Questa mattina (27 maggio) sono andato sulla spiaggia di Sabaudia.
Nonostante il sole pallido già c'erano molti bagnanti ma durante la passeggiata fatta sull'arenile ho visto che le dotazioni per la sicurezza balneare sono ancora inadeguate se non totalmente assenti.
La materia è regolata dall'ottima Ordinanza n. 30/2017 dell'Ufficio Circondariale marittimo di Terracina che dopo aver elencato le zone di mare vietate alla balneazione (tra cui porti, imboccatura dei porti, a meno di 100 mt dalle zone in cui sfociano fiumi, canali ecc.), disciplina puntualmente le spiagge e le strutture balneari stabilendo le caratteristiche della cartellonistica, i limiti e i segnalamenti, le modalità del servizio di salvamento ecc.
Molta attenzione è dedicata agli strumenti che devono essere permanentemente disponibili:
- Un binocolo, un megafono, un salvagente anulare ed uno tipo torpedo/baywatch con annessa sagola galleggiante
- 1 rullo con almeno 300 metri di cavo galleggiante, munito di idonei sistemi di imbracatura;
- bandiere di comunicazione bianca, rossa e gialla ed un pennone di idonea altezza per il loro posizionamento;
- Un natante tipo pattino idoneo a disimpegnare il servizio di salvataggio con scafo dipinto in rosso, recante la scritta "SALVATAGGIO" a lettere bianche di adeguate dimensioni nonché il nominativo dell'esercizio responsabile dell'unità, posizionata nello spazio acqueo antistante lo stabilimento o sulla battigia, pronto per l'impiego che che deve essere dotato: di 2 salvagenti anulari di cui uno munito di una sagola galleggiante lunga almeno 50 metri; di un mezzo marinaio o gaffa, di un sistema di scalmiere che impedisca la perdita dei remi.
A questo proposito desidero ricordare che più volte in questi anni ci sono stati casi di persone affogate proprio nelle zone prive di assistenza e che molte persone sono state salvate solo grazie ad alcuni coraggiosi che hanno sfidato la sorte con spirito di abnegazione pur di salvare una vita umana.
Voglio augurarmi che chi è responsabile dei controlli voglia intervenire.
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