La Commissione europea ha proposto per il prossimo bilancio pluriennale dell'Ue 2021-27 la creazione di un Programma di sostegno alle riforme, con una dotazione di 25 miliardi di euro, e una Funzione europea di stabilizzazione degli investimenti, che mira a stabilizzare i livelli degli investimenti pubblici e facilitare la ripresa economica nel caso di choc economici significativi negli Stati dell'Eurozona, con una dotazione di 30 miliardi di euro.
La Funzione agirà a complemento delle strutture nazionali già esistenti: i prestiti, garantiti dal bilancio Ue, saranno soggetti a "stringenti criteri" e condizionati ad una politica di bilancio e macroeconomica "solida", spiega il commissario europeo agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici. Mentre il piano Juncker mira a sostenere le imprese, la Funzione è dedicata ad aiutare gli Stati, nel caso in cui si trovino in difficoltà economiche, dato "che gli choc colpiscono prima di tutto gli investimenti", dei quali invece c'è bisogno nei momenti difficili.
Il programma di sostegno alle riforme, che spesso sono "impopolari", come riconosce il vicepresidente Valdis Dombrovskis, mira a fornire agli Stati incentivi affinché le riforme siano attuate.
Si comporrà di tre elementi, uno per fornire assistenza finanziaria; un altro per fornire sostegno e aiuto a livello tecnico; un altro ancora dedicato agli Stati che devono ancora adottare l'euro.
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