venerdì 21 dicembre 2018

AUMENTA LA SPERANZA DI VITA MA OLTRE I 65 ANNI LA QUALITA' DIMINUISCE RISPETTO AD ALTRI PAESI

Dal Rapporto 2018 del benessere equo e sostenibile apprendiamo che nel 2017 si è fermata la crescita dell’indice composito per il dominio Salute, che si attesta a 105,8 (era 106,0 nel 2016), interrompendo il trend positivo che aveva caratterizzato il periodo 2010-2016. 
La dinamica territoriale mostra un peggioramento nell’ultimo anno sia nel Nord sia nel Mezzogiorno mentre nel Centro si registra un lieve progresso. Considerando l’intero periodo in tutte le aree del Paese l’indice mostra un miglioramento, ma rimane invariato il divario tra Nord e Mezzogiorno, mentre si riduce la distanza tra Nord e Centro. 
Nell’ultimo anno 8 dei 13 indicatori del dominio segnalano una sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente. Solo per 5 misure si osservano variazioni: in miglioramento la mortalità per tumore e la sedentarietà; in peggioramento gli indicatori su mortalità infantile e per demenza e malattie del sistema nervoso e sull’adeguata alimentazione (consumo di quantità giornaliere adeguate di frutta e verdura). Rispetto al 2010, invece, la situazione è decisamente migliorata, con 10 indicatori che evidenziano un andamento positivo (su 12 disponibili per il confronto). 
Un peggioramento si osserva solamente per la mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso tra gli anziani e per l’indicatore relativo ad una corretta alimentazione.
Preoccupa il dato mostrato nel grafico allegato con la speranza di vita a 65 anni senza limitazioni che vede l'Italia in una posizione non buona rispetto ad altri Paesi che hanno una speranza di vita in assoluto inferiore alla nostra.

Nessun commento:

Posta un commento