lunedì 3 dicembre 2018

IL DIRITTO DEI CITTADINI ALLA PARTECIPAZIONE ALLE SCELTE IN SANITA' RIBADITO NELLE LINEE GUIDA DELL'ISS, MA NEGATO A LIVELLO LOCALE

L’importanza della partecipazione dei cittadini in campo sanitario è stata teorizzata sin dal 1978 nell’ambito della Conferenza internazionale sull’assistenza medica primaria tenutasi ad Alma-Ata, nell’ex URSS. 
Da quel momento in poi l’Organizzazione mondiale della sanità ha iniziato a promuovere il coinvolgimento dei pazienti e delle comunità nella progettazione, nell’organizzazione e nel controllo dell’assistenza sanitaria, sia a livello nazionale che locale. Dopo quasi 30 anni, in tutta Europa sono state sperimentate diverse forme di partecipazione all’attività sanitaria, che vanno dall’intervento dei cittadini-utenti nella gestione e nella progettazione di alcuni servizi sanitari al coinvolgimento delle associazioni dei pazienti nelle campagne informative sugli strumenti di cura e prevenzione di diverse tipi di malattie.
L'istituto Superiore di Sanità ha da poco pubblicato nell'ambito del Piano Nazionale delle Linee Guida quelle per "Il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte in sanità", un documento molto utile nel quale sono presenti molti studi di vari autori e strumenti interessanti le trovate qui: LINEE GUIDA 
La partecipazione alle scelte sulle problematiche relative alla salute è un diritto oltre che un dovere del cittadino e le ricerche pubblicate in letteratura indicano che la presenza di non professionisti nelle sedi in cui si discute di salute e sanità non solo arricchisce quanto prodotto, ma soprattutto porta una visione nuova e diversa dei problemi, spesso trascurata da operatori sanitari e decisori politici.
D’altro canto per superare definitivamente il modello paternalistico in medicina in cui il paziente segue passivo i consigli del medico buon padre di famiglia si deve passare attraverso questa esperienza di partecipazione, che è senza dubbio più sviluppata nel mondo anglosassone mentre è agli inizi (pur con alcune esperienze molto interessanti) da noi. 
In  tale prospettiva si muove questo documento del PNLG che ha visto la luce grazie a un lavoro combinato di più soggetti, con il coinvolgimento per la stesura finale di diverse associazioni di malati e consumatori.
La revisione si conclude con una serie di raccomandazioni, alcune generali che spingono verso il coinvolgimento attivo dei cittadini nella gestione della salute e altre operative, pratiche che indicano come procedere a questo coinvolgimento secondo quanto emerge dalla letteratura scientifica.
Ciò posto non si comprende la chiusura rilevata al livello di alcune ASL come quella Latina, che ha il dovere di fare in modo che i cittadini siano coinvolti nelle scelte senza costringerli a organizzare manifestazioni di piazza per essere ascoltati.

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