Mentre ferve la battaglia per difendere il nostro sistema di emergenza urgenza la Commissione europea ha adottato nuove misure per consentire una localizzazione più precisa delle persone in situazioni di emergenza e rafforzare l'efficacia delle operazioni di soccorso. Grazie alle nuove norme europee, tutti gli smartphone venduti nell'UE dovranno inviare ai servizi di emergenza la posizione precisa di chi chiama il 112.
La localizzazione all'esterno degli edifici sarà determinata con l'aiuto dei segnali dei sistemi globali di navigazione via satellite (GNSS), in particolare quelli del programma europeo Galileo, mentre quella all'interno degli edifici sarà fornita con l'ausilio dei segnali delle reti Wi-Fi.
Attualmente le informazioni sulla localizzazione sono stabilite grazie alla tecnologia di identificazione basata sulla zona di copertura del ripetitore della rete cellulare, la cui precisione media va dai 2 ai 10 km, il che può portare a gravi errori nelle operazioni di ricerca che seguono una chiamata di emergenza. Al contrario, le informazioni di localizzazione basate su Galileo garantiscono una precisione maggiore, con un margine di errore di appena qualche metro.
Le nuove norme diventeranno obbligatorie per tutti gli smartphone 36 mesi dopo l'entrata in vigore del regolamentoEN•••, sebbene la maggior parte degli smartphone sia già dotata di tecnologia conforme alle nuove disposizioni.
Il 31 marzo 2018 è stato introdotto per tutti i nuovi modelli di autoveicoli (autovetture private e furgoni) un sistema simile all'E112 chiamato sistema eCall, che in caso di incidente grave chiama automaticamente il 112 comunicando ai servizi d'emergenza la localizzazione del veicolo fornita dal posizionamento satellitare. In questo modo, i tempi di intervento si riducono del 40% nelle aree urbane e del 50% in quelle rurali. Maggiori informazioni sul programma spaziale dell'UE e su come la Commissione prevede di svilupparlo nel prossimo periodo di bilancio sono disponibili nelle FAQ.
Insomma un importante passo avanti per consentire ai soccorritori di trovare con più facilità le persone in difficoltà ed evitare errori che in alcuni casi sono costati la perdita del paziente.
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