La proposta di deliberazione consiliare del Consiglio regionale del lazio n. 22 del 12 novembre 2018 adottata dalla giunta il 9 novembre contenente il documento di economia e finanza regionale 2019-2021 per la sanità prevede quanto segue:
"Nel 2017 l’andamento del Conto consuntivo presenta un disavanzo (prima delle coperture fiscali) di 45,7 milioni (era pari a 604,3 milioni nel 2012); l’indice sintetico della «griglia LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)» – che indica la qualità/quantità dell’assistenza dell’attività ospedaliera, territoriale e negli ambienti di vita e di lavoro – si è attestato, nel 2016, a 179 (era pari a 152 punti del 2013). L’aggiustamento sia dei fondamentali finanziari, sia dell’offerta di servizi sanitari, ha costituito la premessa per procedere alla conclusione del commissariamento ad esito della completa attuazione del programma operativo 2016-2018.
Le informazioni ufficiali relative all’ammontare di popolazione (al 1° gennaio 2016) hanno determinato la ridefinizione della quota di accesso al riparto del FSN indistinto per la Regione Lazio che per il 2017 si è attestato al 9,64 per cento (era del 9,63 per cento nel 2016) per complessivi 10,507 miliardi.
Considerate le entrate proprie (162,2 milioni), la mobilità sanitaria attiva (312,2 milioni), la mobilità sanitaria passiva (580,3 milioni), le attribuzioni del Fondo vincolato netto (169,93 milioni) e, infine, il finanziamento dei farmaci innovativi (circa 108 milioni), il Fondo Sanitario Regionale per il 2017 ha avuto una dotazione di 10,354 miliardi, quasi 96 milioni in più rispetto al 2016.
Tra i mesi di luglio e novembre del 2017, il disavanzo sanitario dell’esercizio 2016, cui dare copertura mediante la fiscalità aggiuntiva dell’anno d’imposta 2017, è stato certificato per un valore di 136,517 milioni. Successivamente a seguito di operazioni di accertamento dall’anno d’imposta dal 2012 al 2016, è stata svincolata, in favore del bilancio regionale, l’importo di 697,909 milioni.
Le politiche sanitarie regionali nel breve-medio periodo, espresse dal Programma Operativo per il triennio 2016-2018, erano state articolate in ambiti di intervento finalizzati al consolidamento dei risultati economici conseguiti; più in generale, si trattava di: (a) consolidare il percorso di innovazione e miglioramento dei servizi, nel rispetto dell’equilibrio economico-finanziario, al fine di consentire il pieno superamento di quelle condizioni economicofinanziari e di criticità nell’erogazione dei LEA che avevano condotto la regione Lazio nei Piani di Rientro; (b) riconsegnare al normale esercizio delle responsabilità regionali il governo della sanità e garantire l’accesso ai servizi sanitari di qualità a fronte di un equilibrato livello di prelievo fiscale.
Il nuovo Programma Operativo per il triennio 2019-2021, ha individuato 2 indirizzi strategici:
(1) la definizione ed attuazione di un programma regionale di contrasto alla cronicità e di promozione della salute;
(2) la definizione di una governance del Sistema Sanitario Regionale che consenta: da un lato, la gestione sovraziendale/regionale di funzioni gestionali-amministrative standardizzabili, liberando risorse umane e finanziarie che potranno essere focalizzate
sulle attività a carattere sanitario, core delle Aziende; dall’altro lato, la definizione di nuovi modelli di governo delle reti cliniche".
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