venerdì 7 dicembre 2018

LA REVISIONE DEI CRITERI DI FINANZIAMENTO DEL FONDO SANITARIO NAZIONALE APPRODA IN PARLAMENTO

Da tempo da più parti è stato sollevato il problema di una revisione dei cretori seguiti per la ripartizione tra le regioni del Fondo Sanitario nazionale.
La Commissione affari sociali della Camera ha preso in esame in questi ultimi giorni la questione.
Secondo l'on.le Nesci, presentatrice unitamente al'on.le Pagano di una risoluzione  non può essere taciuta l’attuale sperequazione nell’erogazione delle prestazioni sanitarie a livello territoriale, imputandone la causa anche alla incoerenza delle riforme costituzionali adottate in Italia nell’ultimo ventennio, con un federalismo che mal si concilia con i vincoli finanziari di matrice europea, nonché al progressivo definanziamento del Servizio sanitario nazionale. 
Sempre l' On.le Nesci ha osservato in proposito che hanno trovato piena attuazione le misure di contenimento della spesa, con gravi conseguenze, a partire dalla drastica riduzione dei posti letto ospedalieri, mentre non sono state adottate misure compensative, quale ad esempio il potenziamento dell’assistenza territoriale. 
L’obiettivo politico della risoluzione è, quindi, quello di mettere in discussione l’attuale modello di assistenza sanitaria, tenendo conto delle nuove sfide, inclusa quella ambientale. Auspica che su tale processo di cambiamento si possa individuare una convergenza tramite la mediazione politica tra le diverse esigenze. 
La deputata si è poi soffermata  sull’esigenza di acquisire dati aggiornati sull’incidenza delle forme tumorali, richiamando altresì le cifre impressionanti, fornite da fonti autorevoli, sulla percentuale di persone che si trovano costrette a rinunciare alle cure. 
L'onle nesci ha quindi segnalato che al Sud molti anziani si trovano in situazioni di difficoltà non trovando un’assistenza adeguata sul territorio, anche a causa dell’emigrazione delle giovani generazioni. 
Rilevando come la redistribuzione di risorse tra le diverse regioni non possa risolvere tutte le criticità, la deputata ha sottolineato tuttavia che la risoluzione a sua prima firma indica in maniera precisa le variabili che possono determinare un ricalcolo del meccanismo distributivo.
 Ovviamente ciò deve essere accompagnato da un efficace monitoraggio, come previsto anche dalla risoluzione a prima firma del collega Pagano. 
L'onorevole in questione ha inoltre ribadito l’esigenza di associare alla modifica dei criteri di riparto una revisione della governance in ambito sanitario, spezzando il rapporto « malato » con la politica, eliminando le sacche di inefficienza e, soprattutto, contrastando le infiltrazioni della criminalità organizzata. Ricorda di avere presentato, in relazione a quest’ultimo tema, numerosi atti parlamentari nonché esposti alla Procura della Repubblica. 
Sempre l'on.le nesci reputa necessaria anche una riforma della normativa sui commissariamenti, strumento che ha prodotto effetti punitivi sulla popolazione coinvolta. 
Dopo una discussione alla quale hanno partecipato alcuni membri della Commissione la presidente on.le Lorefice ha rinviato il seguito dell'esame della questione ad altra seduta, ricordando che la richiesta di svolgere alcune audizioni sulle risoluzioni in oggetto sarà valutata in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

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