Da tempo da più parti è stato sollevato il problema di una revisione dei cretori seguiti per la ripartizione tra le regioni del Fondo Sanitario nazionale.
La Commissione affari sociali della Camera ha preso in esame in questi ultimi giorni la questione.
Secondo l'on.le Nesci, presentatrice unitamente al'on.le Pagano di una risoluzione non può essere taciuta l’attuale sperequazione nell’erogazione delle prestazioni sanitarie a livello territoriale, imputandone la causa anche alla incoerenza delle riforme costituzionali adottate in Italia nell’ultimo ventennio, con un federalismo che mal si concilia con i vincoli finanziari di matrice europea, nonché al progressivo definanziamento del Servizio sanitario nazionale.
Sempre l' On.le Nesci ha osservato in proposito che hanno trovato piena attuazione le misure di contenimento della spesa, con gravi conseguenze, a partire dalla drastica riduzione dei posti letto ospedalieri, mentre non sono state adottate misure compensative, quale ad esempio il potenziamento dell’assistenza territoriale.
L’obiettivo politico della risoluzione è, quindi, quello di mettere in discussione l’attuale modello di assistenza sanitaria, tenendo conto delle nuove sfide, inclusa quella ambientale. Auspica che su tale processo di cambiamento si possa
individuare una convergenza tramite la
mediazione politica tra le diverse esigenze.
La deputata si è poi soffermata sull’esigenza di acquisire
dati aggiornati sull’incidenza delle
forme tumorali, richiamando altresì le
cifre impressionanti, fornite da fonti autorevoli,
sulla percentuale di persone che
si trovano costrette a rinunciare alle cure.
L'onle nesci ha quindi segnalato che al Sud molti anziani
si trovano in situazioni di difficoltà
non trovando un’assistenza adeguata sul
territorio, anche a causa dell’emigrazione
delle giovani generazioni.
Rilevando come la redistribuzione di
risorse tra le diverse regioni non possa
risolvere tutte le criticità, la deputata ha sottolineato tuttavia
che la risoluzione a sua prima firma
indica in maniera precisa le variabili che
possono determinare un ricalcolo del meccanismo
distributivo.
Ovviamente ciò deve
essere accompagnato da un efficace monitoraggio,
come previsto anche dalla risoluzione
a prima firma del collega Pagano.
L'onorevole in questione ha inoltre ribadito l’esigenza di associare
alla modifica dei criteri di riparto
una revisione della governance in ambito
sanitario, spezzando il rapporto « malato »
con la politica, eliminando le sacche di
inefficienza e, soprattutto, contrastando le
infiltrazioni della criminalità organizzata.
Ricorda di avere presentato, in relazione a
quest’ultimo tema, numerosi atti parlamentari
nonché esposti alla Procura della
Repubblica.
Sempre l'on.le nesci reputa necessaria anche una
riforma della normativa sui commissariamenti,
strumento che ha prodotto effetti
punitivi sulla popolazione coinvolta.
Dopo una discussione alla quale hanno partecipato alcuni membri della Commissione la presidente on.le Lorefice ha rinviato il seguito dell'esame della questione ad altra seduta,
ricordando che la richiesta di svolgere
alcune audizioni sulle risoluzioni in oggetto
sarà valutata in sede di Ufficio di
presidenza, integrato dai rappresentanti
dei gruppi.
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