A seguito del concorso svolto dall’O.N.C. per la costruzione di Sabaudia, fu affidata ai vincitori la progettazione di tutti gli edifici, ad eccezione di alcuni, tra i quali quello delle Poste.
Il Ministero delle comunicazioni decise di affidare la realizzazione del nuovo ufficio di Sabaudia all’arch. Mazzoni (che si era classificato al quarto posto al concorso per la progettazione della città e che all’epoca era dipendente da quel Dicastero ed aveva già realizzato molte stazioni ferroviarie ed altri uffici postali)
Così l’area per la realizzazione dell’ufficio postale fu messa a disposizione dal Consorzio di Bonifica e Mazzoni predispose subito il progetto che prevedeva una spesa di L. 650.000, che fu approvato rapidamente.
Per l’effettuazione dei lavori, data l’urgenza, fu autorizzato ad utilizzare la procedura in economia in deroga alle norme dell’epoca. I lavori furono così affidati rapidamente alla ditta Ferraris e Bellardo di Torino il 9 ottobre 1933.
Il 15 aprile 1934 fu inaugurata la città e con essa l’ufficio postale, un’opera che ha dato un contributo fortissimo per lo sviluppo dell’architettura italiana del XX secolo ed in particolare per il rinnovamento dell’edilizia pubblica.
Purtroppo già pochi anni dopo l’inaugurazione furono necessari alcuni interventi manutentivi, cui non seguì alcuna opera fino a quanto l’edificio, che presentava un notevole stato di degrado, non fu acquistato dal Comune che provvide nel 2008 ad indire una gara per l’affidamento di un restauro conservativo per un importo totale di circa due milioni di euro, grazie ad un finanziamento della regione Lazio.
Al termine dei lavori, durati alcuni anni, l’edificio è stato destinato a centro di documentazione ed inaugurato il 15 aprile 2011, il giorno del natale della città di Sabaudia.
In considerazione del valore dell'opera nell'ambito del movimento razionalista italiano è stato deciso di intitolare l'edificio proprio al suo progettista: l'architetto Angiolo Mazzoni.
Nonostante i lavori fatti, negli ultimi tempi si sono verificati dei problemi circa la staticità dei solai con chiusura di alcune sale (poi riaperte dopo alcuni lavori) così ora il Comune ha pubblicato la deliberazione n. 54 in data 28 luglio con la quale viene disposto un intervento di completamento del recupero e risanamento conservativo dell’ex palazzo delle poste – ed approvato il progetto di fattibilità per un importo complessivo di € 297.000.
A questa delibera se ne aggiunge un'altra, la n. 55/2016 con cui viene approvato il "Progetto illuminotecnico" dell’ex Palazzo delle Poste Angiolo Mazzoni.
(le notizie di questo posto sono prese in gran parte dal mio libro "Odonomastica sabaudiana: Il chi è delle strade di Sabaudia)