Il quotidiano Latina editoriale Oggi del 2 luglio riporta la notizia di quattro persone di Borgo Vodice intossicate pare da fitofarmaci (probabilmente diserbanti utilizzati nei campi) che sono state accompagnate all'ospedale per intossicazione. Non è la prima volta che accadono fatti del genere. L'anno passato toccò a due indiani che lavoravano in un'impresa agricola utilizzando questi prodotti senza le dovute precauzioni (le istruzioni prevedono un tuta integrale ed una maschera antigas) e che finirono al pronto soccorso del Santa Maria Goretti. Sarebbe ora che l'Ispettorato dell'agricoltura e il Corpo Forestale svolgessero un più intenso lavoro di prevenzione presso gli imprenditori agricoli per un corretto uso di questi prodotti che oltre che nell'aria finiscono nella falda acquifera e nelle acque superficiali, da come risulta dal Rapporto dell'ISPRA 2016 che ha dato il bollino rosso proprio a Sabaudia per gli alti livelli da pesticidi presenti nelle acque interne.
Anche dalle analisi delle acque del lago e dei principali canali di bonifica effettuate dall'ARPA è elevata la presenza di alcune sostanze chimiche.
Voglio ricordare che le acque dei canali sono spesso utilizzate anche per irrigare i campi.
A ciò si aggiunga che da un recente decreto del ministero dell' Ambiente proprio all'interno di Parchi nazionali dovrebbe essere ridotto il consumo e la presenza di pesticidi.
In proposito ho scritto al Ministero e alla ASL per sollecitare interventi in tal senso ed ho preso contatti con l'ente Parco del Circeo, ma evidentemente occorre da parte delle istituzioni un piano di intervento coordinato e mirato per prevenire ulteriori danni alla popolazione.
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