Oramai tutti i Sindaci eletti negli oltre 1300 Comuni dove si votava si sono insediati. Teoricamente al momento del passaggio delle consegne avrebbero dovuto ricevere l'inventario dei beni mobili e immobili, ma molti Comuni ne sono privi e questo è un fatto grave.
Ma oltre ai beni mobili ed immobili esiste anche il problema di beni di consumo, sono quei beni che producono una utilità diretta e che sono utilizzati da ogni unità operativa per l’attività quotidiana e che per gli uffici può essere rappresentato da materiale di cancelleria (ma anche toner, cartucce ecc.), mentre per gli addetti alla manutenzione può consistere in cemento, mattoni, legname, asfalto, ecc. Tutti i beni acquistati devono essere consegnati dai fornitori al magazzino centrale, che li deve custodire unitamente al Documento di Trasporto (DDT) e da lì scaricati ed attribuiti come costo a ciascuna unità operativa. La gestione del magazzino è molto importante per il controllo della merce in arrivo, la sua corrispondenza rispetto all'ordine e il controllo delle scorte.
L’art.100 del D.M. 20 giugno 1987 prevede che per tutti i beni mobili non iscritti nell'inventario (materie di facile consumo e oggetti fragili) venga tenuto un registro di carico e scarico. La responsabilità, anche di questi beni è di un funzionario chiamato consegnatario. Alla fine di ciascun esercizio i consegnatari dovrebbero compilare un documento in cui far risultare le giacenze al 31 dicembre, i consumi verificatisi nel corso dell’anno e l’elenco del prevedibile fabbisogno per l’anno successivo, ma non risulta che queste disposizioni vengano sempre rispettate.
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