Il Governo Letta con la legge di stabilità 2014 decise di applicare un principio di solidarietà sui pensionati d'oro per sostenere le pensioni più deboli e gli esodati. Così il comma 486 della legge 147 del 27 dicembre 2013 prevede che "A decorrere dal 1° gennaio 2014 e per un periodo di tre anni, sugli importi dei trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie complessivamente superiori a quattordici volte il trattamento minimo INPS, e' dovuto un contributo di solidarietà a favore delle gestioni previdenziali obbligatorie, pari al 6 per cento della parte eccedente il predetto importo lordo annuo fino all'importo lordo annuo di venti volte il trattamento minimo INPS, nonché pari al 12 per cento per la parte eccedente l'importo lordo annuo di venti volte il trattamento minimo INPS e al 18 per cento per la parte eccedente l'importo lordo annuo di trenta volte il trattamento minimo INPS. Ai fini dell'applicazione della predetta trattenuta e' preso a riferimento il trattamento pensionistico complessivo lordo per l'anno considerato".
La questione è stata oggetto di ricorso alla Corte costituzionale da parte di alcuni degli interessati, ma la Corte ieri ha ritenuto legittimo il prelievo di solidarietà escludendone la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema. Si tratta di una decisione molto attesa che conferma nel nostro Paese il principio della solidarietà sociale.
Ancora non sono note le motivazioni integrali
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