domenica 3 luglio 2016

IL MARE DI SABAUDIA IN QUESTI GIORNI NON E' PULITO

E' sempre più evidente che a Sabaudia non può essere gestito il problema delle acque di balneazione senza tener presente anche quello delle acque interne e soprattutto di quelle del lago che con un termine tecnico sono definite acque di transizione, proprio perché sono la cerniera tra i corsi d'acqua interni e il mare.
Quest'anno a causa dell'andamento climatico la situazione è molto più grave degli anni scorsi e la sofferenza delle acque interne pesantemente compromesse da un utilizzo spesso improprio di pesticidi, fertilizzanti ed altre sostanze, si è tradotto in una crescita abnorme delle alghe con l'inquinamento del lago le cui acque alla fine finiscono in mare.
Molti turisti si sono lamentati in questi giorni non solo per le acque sporche, ma anche per la presenza di sostanze galleggianti di origine fecale.
Il Protocollo firmato dal Commissario straordinario dr. Quarto, dal Direttore dell'Ente Parco dr. Cassola, dal Consorzio di Bonifica, dalla Comunione eredi Scalfati  è una importante premessa per affrontare la questione del governo delle acque, ma il dragaggio del Canale Caterattino è solo un elemento necessario, ma purtroppo da solo insufficiente a risolvere la questione.
Occorre una volta per tutte andare alla radice del problema mediante:
1) allaccio alla rete fognaria di tutte le abitazioni e verifica del rispetto delle norme igienico sanitarie per quelle site in aree dove la rete fognaria non è ancora presente;
2) progressiva eliminazione dei prodotti fitosanitari in agricoltura in base alla Misura 13 del D.M. 10 marzo 2015 del Ministero dell' Ambiente, del territorio e del mare;
3) verifica degli scarichi delle acque chiare nel lago 
4) controlli degli affluenti del lago e loro risanamento;
5) controlli sulla presenza di eventuali perdite nella rete fognaria;
6) verifica dello stato del depuratore principale di Sabaudia e degli altri presenti sul territorio
7) controlli sul Canale della lavorazione e sul Canale Caterattino per accertare eventuali scarichi illegali;

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